In un mercato energetico instabile, le PMI non possono più permettersi di subire passivamente i rincari. Con strategie mirate, tecnologia intelligente e un monitoraggio costante, è possibile ridurre i costi in bolletta, evitare sorprese e proteggere i margini aziendali. Scopriamo come farlo in modo semplice ed efficace. Garantito!
PMI e bollette energetiche: strategie pratiche per risparmiare
Le Piccole e Medie Imprese (PMI) operano in un contesto di mercato energetico caratterizzato da elevata volatilità dei prezzi di energia elettrica e gas naturale.
In un contesto di mercato simile, attendere passivamente l’arrivo di bollette sempre più care non è un’opzione sostenibile, ma diventa fondamentale adottare un approccio proattivo nella gestione dei costi energetici, per controllare le spese e mettersi al riparo dai futuri aumenti.
In questo articolo vedremo alcune strategie efficaci di risparmio sui costi dell’energia per le PMI, con consigli pratici su come ottimizzare le bollette aziendali e proteggere la propria impresa dai rincari, anche grazie a strumenti digitali innovativi.
Confronto periodico delle offerte
Il primo passo per risparmiare sulle bollette aziendali è verificare regolarmente le offerte disponibili sul mercato libero. Le tariffe energetiche cambiano frequentemente e ciò che era conveniente un anno fa potrebbe non esserlo più oggi.
Cambiare fornitore, se fatto in modo consapevole, può portare a un notevole risparmio.
Una gestione attiva dei contratti significa anche non restare legati per inerzia al vecchio fornitore: approfittando della libertà di scegliere sul mercato libero, la PMI può ottenere condizioni economiche più vantaggiose.
In questo contesto, a supporto dell’impresa la piattaforma Billding integra tre componenti chiave:
- Semplicità: attraverso il semplice caricamento della bolletta, in pochi secondi la piattaforma analizza il profilo di consumo aziendale e monitora quotidianamente il mercato libero, generando alert tempestivi.
- Risparmio: la piattaforma quantifica il beneficio economico potenziale derivante da una rinegoziazione o da un cambio fornitore.
- Referente dedicato: il consulente valida le raccomandazioni dell’algoritmo, cura l’iter documentale e garantisce la continuità del servizio.
Inoltre, una volta individuata una tariffa conveniente, al fine di ridurre ulteriormente i costi accessori, è possibile richiedere la bolletta web e il pagamento con addebito bancario SDD: in questo modo si eliminano le spese di spedizione delle bollette cartacee e i costi dei bollettini postali, evitando anche ritardi e depositi cauzionali.
Prezzo fisso o indicizzato – Decisioni supportate dai dati
La scelta tra tariffe a prezzo fisso e tariffe indicizzate costituisce un passaggio cruciale nella gestione delle utenze aziendali.
Prezzo fisso. Il corrispettivo unitario dell’energia – €/kWh per l’elettricità, €/Smc per il gas- rimane bloccato per l’intera durata contrattuale, garantendo stabilità di costo: l’impresa continua a pagare lo stesso prezzo anche in presenza di tensioni sui mercati all’ingrosso.
Prezzo variabile. L’offerta indicizzata adegua mensilmente il corrispettivo, sulla base di indici quali PUN (energia elettrica) e PSV (gas naturale); il prezzo può dunque salire o scendere in funzione delle dinamiche di mercato.
In passato – con quotazioni relativamente stabili o in rapida ascesa – “congelare” il costo mediante una tariffa fissa rappresentava una valida tutela contro i rincari. Oggi, in un contesto di forte incertezza, i fornitori applicano premi di rischio più elevati: di conseguenza, molte PMI preferiscono formule indicizzate, beneficiando di eventuali ribassi e preservando la libertà di cambiare operatore qualora i listini superino determinate soglie.
Un approccio realmente proattivo richiede il monitoraggio continuo degli indici PUN/PSV: all’avvicinarsi di rialzi significativi, si può migrare temporaneamente a un’offerta fissa per cristallizzare il prezzo, tornando poi al variabile quando lo scenario si stabilizza.
Grazie alla piattaforma Billding, il monitoraggio del mercato diventa automatico:
- Se le proiezioni indicano rialzi, la piattaforma suggerisce di bloccare il prezzo.
- Se gli indici sono in discesa, l’algoritmo raccomanda di mantenere il prezzo variabile per beneficiare dei ribassi.
Gestione delle scadenze contrattuali e delle comunicazioni dei fornitori
Un presidio davvero proattivo richiede di neutralizzare gli effetti potenzialmente onerosi del rinnovo automatico dei contratti di fornitura. Nella pratica, le condizione economiche di fornitura sottoscritte sono generalmente valide per 12 mesi per le forniture di luce e gas, con la conseguenza che l’impresa alla scadenza si ritrova con condizioni economiche generalmente penalizzanti.
Circa 90 giorni prima del termine contrattuale, il fornitore inoltra – via PEC, e-mail o posta – una proposta con le nuove condizioni economiche, queste risultano di frequente peggiorative.
Trascurare (o smarrire) tale comunicazione equivale ad accettare tacitamente l’adeguamento: dal mese successivo alla scadenza, la bolletta può registrare aumenti significativi.
In conclusione, il rinnovo non è un automatismo neutro, ma un attività da monitorare al fine di evitare rincari e preserva la marginalità della propria impresa.
Grazie alla piattaforma Billding, l’intero processo di monitoraggio delle scadenze e di gestione delle comunicazioni con il fornitore diventa automatizzato: alert tempestivi e supporto documentale eliminano la burocrazia e riducono il rischio di rincari in bolletta.
Agevolazioni e crediti d’imposta
L’ottimizzazione contrattuale non esaurisce le leve a disposizione dell’impresa: negli ultimi esercizi, infatti, il legislatore è intervenuto a più riprese con misure di sostegno – in primis crediti d’imposta commisurati alla spesa energetica e riduzioni temporanee di specifici oneri di sistema. Per una PMI l’accesso a tali benefici può valere diverse migliaia di euro l’anno, a patto di seguire con attenzione l’evoluzione normativa e di rispettare gli adempimenti formali richiesti.
Occorre quindi mantenere un presidio costante sulle fonti istituzionali (MEF, Agenzia delle Entrate, ARERA), predisporre in tempo utile la documentazione – fatture XML, prospetti di consumo, autodichiarazioni – e osservare le tempistiche di presentazione delle istanze, spesso ristrette a poche settimane dalla chiusura del periodo agevolato.
Buona prassi. Affiancare il commercialista con uno strumento digitale che scarichi automaticamente le fatture, calcoli l’incremento percentuale dei costi e generi il file riepilogativo conforme alle specifiche dell’Agenzia delle Entrate.
Conclusioni
In un contesto di mercato energetico instabile, le PMI hanno bisogno prima di tutto di chiarezza e di un alleato che semplifichi la complessità regolatoria.
Billding nasce con questa finalità: la sua intelligenza artificiale legge i dati di consumo, monitora in tempo reale l’andamento dei mercati e segnala con anticipo ogni rischio di rincaro; gestendo per intero la parte burocratica.
In questo modo la gestione delle forniture diventa trasparente e proattiva: l’impresa mantiene il controllo dei costi senza alcuna burocrazia.
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Redazione
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