Dopo un decennio di erosione del potere d’acquisto, il 2024 segna un’inversione di tendenza: gli stipendi crescono più dell’inflazione, trainati dai rinnovi contrattuali. Ma il divario territoriale resta forte e l’Italia fatica a tenere il passo con l’Europa. Ripresa o semplice illusione?
Salari e potere d’acquisto: segnali di ripresa dopo un decennio di erosione
Dopo una decina d’anni che il potere d’acquisto dei salari è stato costantemente eroso, il 2024 rappresenta una chiave di svolta. La retribuzione annua lorda (RAL) – stando ai dati messi in evidenza dal Jp Salary Outlook 2025 realizzato dall’Osservatorio JobPricing – è aumentata del 3,3 per cento. L’inflazione, invece, si è fermata all’1,0 per cento, determinando il primo aumento del potere d’acquisto degli stipendi nell’arco degli ultimi dieci anni. Vediamo alcuni dati sulla situazione degli stipendi in Italia nel 2025
Purtroppo, se si allarga lo sguardo, il bilancio resta comunque negativo: andando a prendere in considerazione i dati dal 2015, la RAL è cresciuta dell’11,0 per cento, mentre l’inflazione ha sfiorato il 20,8 per cento. Nell’arco di dieci