Quali sono i rischi per il dipendente che non rispetta le direttive aziendali nello svolgimento delle proprie mansioni? Si può arrivare a licenziamento per giustificato motivo soggettivo? Un recente caso dalla Cassazione…
Il rifiuto del lavoratore di svolgere la prestazione lavorativa nel rispetto delle direttive aziendali, opposto in maniera reiterata e ingiustificata, in grado di impedire il regolare espletamento dell’attività economico – produttiva, rappresenta una condotta idonea a ledere in maniera definitiva il vincolo fiduciario con l’azienda, giustificando così il licenziamento disciplinare.
Questo il pensiero della Corte di cassazione, espresso nella sentenza del 24 giugno 2024 numero 17270. Analizziamo la questione in dettaglio.
Il licenziamento per giustificato motivo soggettivo
La controversia all’esame della Suprema Corte ha avuto origine dal licenziamento per giustificato motivo soggettivo intimato al lavoratore a fronte del suo rifiuto di eseguire la prestazione lavorativa per quattro giorni (31 agosto, 1 – 3 – 4 settembre 2018).
Nel corso della procedura di contestazione disciplinare il dipendente, in libero interrogatorio, confermava le dichiarazioni a sua firma apposte sugli ordini di servizio, relativi alle quattro giornate citate, in forza dei quali veniva as