A seguito delle elezioni è utile ricordare una normativa storica che consente la deduzione dei costi del personale coinvolto nei seggi elettorali. Questa legge permette ai dipendenti di assentarsi dal lavoro per le operazioni elettorali con diritto a retribuzione aggiuntiva o riposi compensativi per i giorni festivi, beneficiando di una deduzione fiscale per i datori di lavoro.
L’anno 2024 è annualità interessata da tornate elettorali posto che oltre alle elezioni europee, i cittadini italiani sono stati chiamati alle urne per una tornata di elezioni amministrative che ha interessato tra l’altro anche regioni e comuni. È quindi utile ricordare che, per effetto di una norma ormai facente parte dell’era fiscale “paleolitica”, è possibile – in base alla relativa interpretazione di prassi – ritenere tutt’ora operante la deduzione aggiuntiva extra contabile del costo del personale investito delle funzioni di componenti dei seggi elettorali.
Vediamo di cosa si tratta.
Elezioni europee 2024: deduzione aggiuntiva per il personale dei seggi elettorali
Innanzi tutto, per effetto di una disposizione di ormai oltre 40 anni, vale a dire la Legge 30 aprile 1981, n. 178[1], era stato esteso alle elezioni comunali e provinciali il disposto dell’art. 119 del DPR 30 marzo 1957, n. 361[2] in ordine al diritto dei dipendenti impegnati nei seggi elettorali di assentarsi dal lavoro per tutto il periodo corrispondente alla durata delle relative operazioni disciplinate da leggi della Repubblica o delle regioni.
I giorni di assenza dal lavoro sono dunque considerati, a tutti gli effetti, giorni