Un passo decisivo verso la trasparenza fiscale: il nuovo sistema di Tax Control Framework (TCF) non solo riduce i rischi, ma trasforma la gestione aziendale in un vantaggio competitivo, offrendo più certezza e meno contenziosi. È la fine dei vecchi modelli.
Nuove linee guida per il Tax Control Framework (TCF) nel settore assicurativo
L’Agenzia delle Entrate ha approvato le linee guida per la mappa dei rischi e dei controlli fiscali dedicate alle imprese del settore assicurativo, in attuazione dell’art. 4, comma 1-quater, del D.Lgs. 128/2015.
Le linee guida si applicano:
- alle imprese assicurative che mirano ad accedere o permanere nel regime di adempimento collaborativo;
- alle imprese che intendono adottare, mediante opzione, una compliance volontaria (art. 7-bis).
Il documento definisce la struttura, i contenuti essenziali e i criteri di valutazione del Tax Control Framework (TCF), con l’obiettivo di rendere misurabile, verificabile e certificabile il presidio del rischio fiscale lungo i processi principali e quelli di adempimento.
Il TCF è pilastro del Regime di adempimento collaborativo, introdotto dal D.Lgs. 128/2015 per favorire cooperazione preventiva e certezza del diritto tra Fisco e contribuenti dotati di sistemi evoluti di gestione del rischio fiscale.
La riforma 2023-2024 (legge delega n. 111/2023, D.Lgs. 221/2023 e D.Lgs. 108/2024) ha ampliato la platea e rafforzato l’efficacia del regime: oggi, chi intende aderire deve certificare il proprio sistema di controllo, mentre i soggetti già ammessi o che hanno presentato istanza prima dell’entrata in vigore del decreto delegato sono tenuti a “attestare l’efficacia operativa” secondo modalità ministeriali.
L’Agenzia stimola il passaggio da un approccio flessibile a uno standardizzato e certificabile: l’obiettivo è rendere omogenee le prassi minime, senza sterilizzare l’adattamento alle specificità d’impresa. La transizione è esplicita e si traduce in forma