Un tema spesso sottovalutato: la tassazione dei compensi per patti di non concorrenza corrisposti a ex dipendenti non residenti. Quando e perché tali importi sfuggono all’imposizione italiana? Se strategici e scollegati dal rapporto di lavoro, valgono le regole delle convenzioni internazionali e del modello OCSE che offrono risposte che vale la pena esplorare.
Patto di non concorrenza e soggetti non residenti: il trattamento fiscale secondo la Risoluzione 111/2025
Lo scorso 17 aprile, l’Agenzia ha avuto modo di esprimersi circa il corretto trattamento tributario delle somme erogate ad un soggetto non residente da parte di una Società italiana, a fronte dell’impegno del primo di non porre in essere comportamenti concorrenziali con la Società erogante.
Il soggetto beneficiario del trattamento economico in parola era una figura apicale della Società erogante, società “passata di mano”, da cui la decisione del manager di rassegnare le proprie dimissioni.
Come sempre, il commento della prassi e della giurisprudenza che abbiamo modo di porre all’attenzione dei nostri Lettori prescinde dal caso concreto, ma da questo cerchiamo di ricavare linee guida che possano incontrare le esigenze di altri Colleghi o che ci spingano ad approfondire i concetti in esse espressi.