Come è noto il datore di lavoro può elevare sanzioni disciplinari al dipendente per inosservanza delle direttive aziendali. Cosa avviene in caso di recidiva? Cosa deve contestare il datore di lavoro?
Il contratto di lavoro subordinato si qualifica come un accordo a prestazioni corrispettive dove il dipendente si impegna a svolgere l’attività manuale e / o intellettuale definita in sede di assunzione (o nelle intese successivamente intercorse) mentre il datore di lavoro, dal canto suo, è tenuto a corrispondere la retribuzione a fronte dell’attività resa dal lavoratore.
Nell’ambito del contratto di lavoro entrambe le parti hanno una serie di obblighi e diritti. L’azienda, in particolare, ha il potere, sancito dal Codice civile all’articolo 2104, di impartire le disposizioni necessarie ad assicurare il corretto svolgimento dell’attività lavorativa, nel rispetto altresì di quelle che sono le esigenze economico-produttive.
Inosservanza direttive aziendali e sanzioni disciplinari
L’inosservanza delle direttive aziendali da parte del dipendente comporta giocoforza, ai sensi dell’articolo 2106 del Codice civile, la possibilità per l’azienda di adottare una o più sanzioni disciplinari che, a seconda della gravità del fatto compiuto, possono portare sino al licenziamento per giusta causa, privo di preavviso in favore del lavoratore.
A tutela della posizione del dipendente e al fine di tutelare il suo diritto di difesa di fronte alla contestazione disciplinare avanzata dal