Il Libro Unico del Lavoro (LUL) è un documento fondamentale per attestare retribuzioni e contributi nel rapporto di lavoro subordinato. Ogni datore di lavoro è tenuto a compilarlo con precisione entro scadenze precise per evitare sanzioni amministrative. Ma quando va istituito? Come deve essere compilato? Soprattutto, quando va stampato e come va conservato? Attenzione alle gravose sanzioni per la non corretta gestione!
Il rapporto di lavoro subordinato comporta una serie di obblighi e adempimenti nei confronti della Pubblica amministrazione, in particolare per quanto riguarda il versamento di contributi e tasse, questi ultimi calcolati con riguardo ai compensi riconosciuti ai dipendenti; di conseguenza, per le implicazioni generate dal riconoscimento della retribuzione e per facilitare i controlli da parte degli organi ispettivi, il datore di lavoro è obbligato ad attestare e documentare tutti gli elementi utili al calcolo dello stipendio attraverso la stampa di un apposito documento che prende il nome di Libro Unico del Lavoro (LUL).
Per la funzione rappresentata dal LUL, il legislatore impone al datore di lavoro di stampare il documento periodicamente, entro determinate scadenze definite dalla stessa normativa, pena l’applicazione di sanzioni amministrative.
Analizziamo la questione in dettaglio.
Libro Unico del Lavoro (LUL): cosa prevede la normativa?
A norma dell’articolo 39, comma 1, Decreto – legge 25 giugno 2008, n. 112 convertito con modificazioni dalla Legge 6