Nel DQ del 23 Maggio 2024:
1) Variazioni in diminuzione dell’IVA negli istituti disciplinati dal Codice della Crisi d’impresa e dell’insolvenza
2) Per il contribuente che si è fidato dell’interpretazione errata delle Entrate non sono dovute ne sanzioni e ne interessi
3) Dichiarazioni: l’Agenzia aggiorna le faq sui 730
4) Tax credit imballaggi e prodotti concesso nella misura del 36% delle spese ammissibili: Decreto in G.U.
5) Consulta: Jobs Act – NASpI: va riproporzionato l’obbligo di restituzione
6) L’indebita percezione di ratei pensionistici costituisce reato di truffa aggravata ai danni dell’Inps
7) Zes unica: in G.U. le modalità di accesso al credito d’imposta per investimenti
8) Accordo di libero scambio tra l’UE e la Nuova Zelanda: numero REX per l’esportatore nelle attestazioni di origine
9) Riduzione orario lavorativo: il Cno in audizione
10) Pensionati: il cedolino di pensione di giugno 2024
Per il contribuente che si è fidato dell’interpretazione errata delle Entrate non sono dovute né sanzioni e né interessi, in quanto siamo di fronte a un caso di incertezza interpretativa.
È stato il comportamento “attivo” tenuto dall’Amministrazione finanziaria (fornendo un comunicato stampa), che ha ingenerato il ragionevole dubbio nel contribuente che, conformandosi ad un’interpretazione erronea fornita dall’Agenzia delle Dogane, adesso non solo non deve pagare sanzioni, ma neppure gli interessi.
La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 13237 del 14 maggio 2024, ha