Nel DQ del 2 Aprile 2024:
1) La tardiva comunicazione all’Enea non fa perdere diritto alla detrazione
2) Guida alla relazione unitaria del collegio sindacale ai soci delle società cooperative
3) Principi di attestazione dei piani di risanamento
4) Le nuove disposizioni in materia di IVA sotto la lente di Assonime
5) Fusione e contestuale scissione totale asimmetrica: è abuso diritto se mancano le ragioni economiche extrafiscali delle operazioni prospettate
6) Piano operativo per l’attuazione delle Linee Guida in materia di “Politica della Parità di Genere in INPS”
7) DDL Semplificazioni Lavoro: CNO in audizione al Senato
8) Anche l’emissione dello scontrino fiscale con aliquota Iva errata giustifica la domanda di rimborso al fisco
9) Accertamento IVA: il nuovo obbligo di contraddittorio preventivo decorre dal 18 gennaio 2024
10) OIC: novità in pubblica consultazione dall’IASB
L’omessa o tardiva comunicazione all’Enea non provoca il diniego di riconoscimento della detrazione IRPEF. Lo stabilisce la Corte di Cassazione con la quale ha respinto il ricorso presentato dall’Agenzia delle entrate.
Il caso: controllo formale per tardiva comunicazione Enea
Nei fatti, con cartella di pagamento, emessa a seguito di controllo formale ex art. 36–ter del D.P.R. n. 600/1973, l’Agente per la riscossione per la Provincia di Latina richiede ad una signora il pagamento della somma di euro 5.512,54, comprensivo di sanzioni ed interessi, derivante dal disconoscimento da parte dell’Agenzia delle entrate della detrazione d’imposta, ai fini IRPEF, in relazione a spese concernenti la riqualificazione