Nel DQ del 21 Marzo 2023:
1) La proroga del regime emergenziale e le assemblee delle società quotate
2) Le sanzioni tributarie devono essere proporzionate
3) Il recepimento della disciplina europea sul whistleblowing: nota di Assonime
4) Dipendenti dell’ufficio brevetti Ue: redditi senza Irpef in Italia; altri interpelli
5) Imposta di registro sulla scrittura privata non autenticata di ricognizione di debito
6) Ottobre-dicembre 2022: ricorsi tributari in aumento del 70,89% rispetto all’analogo trimestre del 2021
7) Prodotto oftalmico monodose con acido ialuronico soggetto all’aliquota Iva del 10%
8) Tabella retribuzioni convenzionali 2023 per i lavoratori all’estero
1) La proroga del regime emergenziale e le assemblee delle società quotate
2) Le sanzioni tributarie devono essere proporzionate
3) Il recepimento della disciplina europea sul whistleblowing: nota di Assonime
4) Dipendenti dell’ufficio brevetti Ue: redditi senza Irpef in Italia; altri interpelli
5) Imposta di registro sulla scrittura privata non autenticata di ricognizione di debito
6) Ottobre-dicembre 2022: ricorsi tributari in aumento del 70,89% rispetto all’analogo trimestre del 2021
7) Prodotto oftalmico monodose con acido ialuronico soggetto all’aliquota Iva del 10%
8) Tabella retribuzioni convenzionali 2023 per i lavoratori all’estero
Le sanzioni tributarie devono essere proporzionate al comportamento del contribuente
Anche per le sanzioni amministrative tributarie vale il principio di proporzionalità: l’art. 7 del d.lgs. n. 472 del 1997, prevedendo la possibilità di ridurre le sanzioni fino a dimezzarle, si pone come «una opportuna valvola di decompressione che è atta a mitigare l’applicazione di sanzioni» che:
«strutturate per garantire un forte effetto deterrente al fine di evitare evasioni anche