Anche per la legge europea le irregolarità determinano l’esclusione degli appalti

di Maurizio Villani

Pubblicato il 12 marzo 2022

Sulla tanto discussa e spinosa norma che disciplina l’esclusione degli operatori economici da una gara di appalto qualora presentino irregolarità fiscali è da ultimo intervenuta anche la Legge Europea fornendo importanti chiarimenti sulla nozione di irregolarità tributarie non definitivamente accertate.

La Legge Europea sull'esclusione dagli appalti in presenza di irregolarità

La Legge Europea n. 238 del 23 dicembre 2021 nulla ha cambiato per quanto riguarda le violazioni “definitivamente accertate”, per le quali l’art. 80 comma 4 continua a prevedere l’obbligo di esclusione degli operatori economici dagli appalti qualora presentino irregolarità economiche gravi e definitivamente accertate.

Invece, per quanto riguarda le violazioni “non definitivamente accertate” la Legge Europea ha confermato la facoltà riconosciuta alle stazioni appaltanti di poter escludere un operatore economico qualora presenti irregolarità fiscali non definitivamente accertate sulla base di una soglia di gravità che dovrà essere stabilita da un decreto attuativo del MEF e non potrà in ogni caso essere di importo inferiore a 35.000 euro.

 

Le modifiche alla disciplina degli appalti pubblici nel Decreto Semplificazioni

Ebbene, sul punto, occorre rammentare che il Decreto Legge n. 76/2020, c.d. “Decreto Semplificazioni”, in vigore dal 17 luglio 2020, convertito dalla Legge n. 120 dell’11 settembre 2020 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 228 del 14 settembre 2020, ha previsto, tra le varie disposizioni normative atte a garantire la semplificazione e l’innovazione digitale, anche una specifica modifica alla disciplina degli appalti pubblici, con particolare riferimento ai motivi di esclusione di cui all’art. 80, comma 4, del Decreto Legislativo n. 50/2016, c.d. “Codice dei Contratti Pubblici”.

Tale modifica è stata destinata ad incidere in modo fortemente negativo su tutti gli operatori economici che dal 17 luglio 2020 rischiano di essere esclusi da una procedura d’appalto qualora presentino irregolarità fiscali anche non definitive, causando così gravi rischi economici e finanziari alle imprese partecipanti.

In particolare, l’art. 8, comma 5, del citato D.L. 76/2020 ha di fatto modificato e reso più stringente la disciplina relativa ai motivi di esclusione recata dall’art. 80 del Codice dei Contratti Pubblici, introducendo tra i casi di esclusione anche le irregolarità fiscali non definitivamente accertate.

Dunque, proprio con riferimento alle violazioni non definitivamente accertate sono sorte non poche criticità dovute in primo luogo ad un contrasto interno tra il primo ed il quinto periodo del Decreto Legislativo n. 50/2016, ma anche e soprattutto per quanto attiene i profili comunitari nonché quelli di legittimità costituzionale, stante la potenziale lesione del diritto di difesa ex art. 24 della Costituzione.

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A cura di Avv. Maurizio Villani e Avv. Alessandro Villani

Sabato 12 marzo 2022

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