Bando Resto al sud: le domande si presenteranno a Gennaio 2018

dal prossimo 15 gennaio 2018 sarà possibile presentare le domande per richiedere i contributi del bando Resto al Sud: tale bando presenta un’opportunità per la creazione di nuove imprese nelle aree del Mezzogiorno

Commercialista Telematico | Software fiscali, ebook di approfondimento, formulari e videoconferenze accreditateFinalmente, dopo una lunga attesa, dal prossimo 15 gennaio 2018 sarà possibile presentare le domande a Invitalia per gli incentivi Resto al Sud.

La nuova agevolazione ha come obiettivo quello di facilitare la nascita di nuove micro e piccole imprese nel Sud Italia per riuscire a sostenere la crescita economica. L’incentivo è determinante per lo sviluppo economico del nostro Paese e per lanciare le ultime misure adottate dal Governo a favore dei giovani meridionali. Per la misura sono stati stanziati 1.250 milioni di euro e per rafforzare la misura è stato firmato anche un accordo per regolare l’accesso al credito dei giovani che presenteranno domanda per Resto al Sud: verrà dunque garantito anche il totale abbattimento degli interessi per chi accede alle agevolazioni (finanziamento a tasso zero).

Ricordiamo che per l’intervento agevolativo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.141 il D.L. 20.6.2017, n. 91, recante “Disposizioni urgenti per la crescita economica nel Mezzogiorno”. Il Provvedimento, entrato in vigore il 21 giugno 2017, si compone di 17 articoli e IV Capi ed è rivolto ai soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni di età residenti in Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia.

Beneficiari

L’intervento agevolativo è rivolto ai soggetti di età compresa tra i 18 i 35 anni età residenti in Abruzzo, Molise, Sardegna, Basilicata, Puglia, Campania, Calabria e Sicilia che presentino i seguenti requisiti:

-siano residenti nelle regioni di cui al comma 1 al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria;

– non risultino già beneficiari, nell’ultimo triennio, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’auto-imprenditorialità.

I soggetti beneficiari della misura devono mantenere la residenza nelle predette regioni per tutta la durata del finanziamento e le imprese e le società devono avere, per tutta la durata del finanziamento, sede legale e operativa in una delle regioni agevolate.

Progetti agevolabili

Sono agevolati i progetti relativi alla produzione di beni nei settori dell’agricoltura, dell’artigianato o dell’industria, ovvero relativi alla fornitura di servizi a favore delle imprese appartenenti a qualsiasi settore. Al decreto sono state apportate delle modifiche che hanno consentito di estendere l’agevolazione anche alle attività del settore turistico. Sono escluse le attività libero professionali e del commercio.

Importo agevolabile

Le agevolazioni saranno concesse fino ad un massimo di 50.000 euro per ciascun richiedente.

L’intervento finanziato per il 35% sarà a fondo perduto erogato dal soggetto gestore della misura e per il restante 65% dovrà essere rimborsato in 8 anni a tasso zero.

Il prestito sarà effettuato da una banca con la copertura dello Stato attraverso il Fondo di Garanzia PMI. Il finanziamento del Governo, però, non può coprire le spese per la progettazione dell’impresa e per il personale. Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più soggetti già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, ivi incluse le società cooperative, l’importo massimo del finanziamento erogabile è pari a 50 mila euro per ciascun socio che presenti i requisiti richiesti, fino ad un ammontare massimo complessivo di 200 mila euro. Evidenziamo che la domanda per accedere al finanziamento “Resto al Sud” può essere inoltrata anche dalle imprese ancora da costituire; queste però dovranno costituirsi come impresa individuale, società o cooperativa.

Presentazione domande

Le domande di accesso ai finanziamenti potranno essere presentate a partire dal 15 Gennaio 2018 fino ad esaurimento delle risorse stanziate, in via telematica a Invitalia, attraverso una piattaforma dedicata sul sito istituzionale dell’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa S.p.A.. Invitalia, che opera come soggetto gestore della misura, valuterà i progetti proposti in ordine cronologico di arrivo.

Le domande, in particolare, possono essere presentate dai soggetti che siano già costituiti al momento della presentazione o si costituiscano entro 60 giorni dalla data di comunicazione del positivo esito dell’istruttoria nelle seguenti forme giuridiche:

impresa individuale;

società, ivi incluse le società cooperative.

sede legale e operativa in una delle regioni agevolate.

30 novembre 2017

Giovanna Greco

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Per ulteriori informazioni in merito al bando Resto al Sud si veda: Agevolazione Resto al Sud e Zone Economiche Speciali 

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Aggiornamento (7 dicembre 2017):

Resto al Sud: pubblicato il Regolamento attuativo

Sulla Gazzetta ufficiale n. 284 del 5 dicembre 2017 è stato pubblicato il decreto del Ministero della coesione territoriale e del Mezzogiorno 9 novembre 2017, n. 174recante “Regolamento concernente la misura incentivante «Resto al Sud» di cui all’articolo 1, del decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123”.

Si tratta del Regolamento attuativo della misura contenuta nel Decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91 convertito dalla legge 3 agosto 2017, n. 123 (cosiddetto “dl Mezzogiorno”), destinata agli under 36 di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Il provvedimento, finalizzato a spingere l’imprenditoria giovanile nel Sud, ha una dotazione finanziaria complessiva di 1 miliardo e 300 milioni a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione (programmazione 2014-2020) e prevede un contributo a fondo perduto (35% dell’investimento) e un finanziamento bancario a tasso zero (65% dell’investimento).

Le richieste di agevolazioni possono essere presentate dai soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni che siano in possesso, al momento della presentazione della domanda, dei seguenti requisiti:

– siano residenti nelle regioni di cui all’articolo 1, comma 1, del decreto-legge n. 91/2017, al momento della presentazione della domanda o vi trasferiscano la residenza entro sessanta giorni, o entro centoventi giorni se residenti all’estero, dalla comunicazione del positivo esito dell’istruttoria di cui all’articolo 9 del decreto;

– non risultino già titolari di attività di impresa in esercizio alla data del 21 giugno 2017, data di entrata in vigore del decreto-legge n. 91/2017, o beneficiari, nell’ultimo triennio, a decorrere dalla data di presentazione della domanda, di ulteriori misure a livello nazionale a favore dell’autoimprenditorialità.

Le agevolazioni sono concesse sulla base di una procedura valutativa con procedimento a sportello e le domande di agevolazione devono essere compilate esclusivamente per via elettronica, utilizzando la procedura informatica messa a disposizione nel sito internet del Soggetto gestore, www.invitalia.it, secondo le modalità e gli schemi pubblicati con il Provvedimento del Capo Dipartimento del Ministero, da adottare entro venti giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del regolamento.

Il progetto imprenditoriale, da compilare utilizzando la procedura informatica, secondo le modalità e gli schemi indicati, deve contenere:

– dati e profilo del soggetto richiedente;

– descrizione dell’attività proposta;

– analisi del mercato e relative strategie;

– aspetti tecnico-produttivi ed organizzativi;

– aspetti economico-finanziari.

Ciascun soggetto richiedente riceve un finanziamento fino ad un massimo di 50.000 euro. Nel caso in cui l’istanza sia presentata da più soggetti richiedenti, già costituiti o che intendano costituirsi in forma societaria, l’importo massimo del finanziamento è pari a 50.000 euro per ciascun soggetto richiedente fino ad un ammontare massimo complessivo di 200.000 euro.