L’uso crescente delle tecnologie espone le imprese al rischio di attacchi informatici, spesso causati da errori dei dipendenti. Cosa accade se un virus scaricato sul pc aziendale compromette l’attività? Policy interne e codici disciplinari stabiliscono regole e sanzioni per proteggere l’azienda e garantire chiarezza. Scopriamo di più!
La diffusione delle nuove tecnologie e l’utilizzo sempre più diffuso del personal computer per rendere la prestazione lavorativa sono aspetti sviluppatasi di pari passo con il rischio di incorrere in attacchi informatici e virus in grado di mettere in ginocchio temporaneamente l’attività economico-produttiva dell’impresa.
Scaricare un virus sul PC aziendale: conseguenze…
Nel contesto appena descritto può pertanto verificarsi l’ipotesi del lavoratore che, in maniera inconsapevole o meno, per ragioni anche indipendenti da una condotta contraria alle prescrizioni aziendali, scarichi un virus sul personal computer ricevuto in dotazione dall’azienda.
In questi casi, effettuate le necessarie verifiche, il datore di lavoro, per poter adottare dei provvedimenti sanzionatori (economici o meno) nei confronti del dipendente che si rende responsabile di una simile condotta, è necessario che rispetti una serie di prescrizioni, in particolare:
- l’azienda ha adottato una policy / regolamento interno sul corretto utilizzo del computer aziendale e della rete internet;
- la condotta del dipendente dev’essere qualificata come rilevante sotto il profilo disciplinare all’interno dell’apposito regolamento interno, prescritto dalla normativa, quest’ultima rappresentata dall’articolo 7, Legge 20 maggio 1970, numero 300 (Statuto dei lavoratori).
Analizziamo la questione in dettaglio.
Il regolamento interno
Come