Nel DQ del 4 Aprile 2024:
1) Contribuzioni minori dovute dalle aziende speciali per il personale dipendente
2) Prosegue il progetto “INPS per tutti”
3) E’ reato non rispondere alle richieste di notizie fatte dall’Ispettorato del Lavoro con la PEC
4) Ulteriori novità sui bonus edilizi
5) Per il ricorso contro l’avviso di accertamento tributario non occorre la querela di falso
6) Esclusione della solidarietà passiva dei coeredi per il debito IMU del de cuius
7) Riscossione delle imposte: quando il fisco non può ricorrere alla procedura di cui all’art. 36-bis
8) Cessioni intracomunitarie: documento di accompagnamento della merce equiparabile con altro con stesse informazioni
La Corte di Cassazione, sezione penale, stabilisce che l’omessa risposta del datore alla richiesta di notizie da parte dell’Ispettorato del Lavoro integra il reato punibile a titolo di colpa ex art. 4 della legge n. 628/1961 in caso di invio di tale richiesta all’indirizzo PEC della società risultante dal Registro delle Imprese, trattandosi di un mezzo legale di comunicazione per la società, che offre garanzie di accertamento della data di spedizione e di ricevimento da parte del legale rappresentante.
E’ reato non rispondere alle richieste di notizie fatte dall’Ispettorato del Lavoro con la PEC
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