Nel DQ del 16 Ottobre 2024:
1) L’aiuto intelligente al Commercialista: documento della FNC
2) La riduzione della retribuzione del dirigente per essere valida va formalizzata nelle sedi protette
3) CDM: documento programmatico di bilancio 2025
4) Dal cuneo alla spending alla natalità, il menù della manovra tra conferme e novità, i nodi delle accise e delle banche
5) Quotazioni immobiliari: pubblicati i dati del 1° semestre 2024
6) Fallimento: rinuncia al credito e nota di variazione IVA
7) Nautica da diporto, al via il fondo da 3 milioni di euro per sostenere la transizione ecologica del settore
8) La trasformazione da ente sportivo dilettantistico a società sportiva professionistica
9) Risoluzione, istituite dieci nuove causali contributo per dieci organismi bilaterali
10) Altre risposte di fisco del giorno
Fallimento: la rinuncia al credito non giustifica l’emissione della nota di variazione IVA
Una società che intende effettuare una rinuncia unilaterale verso il credito vantato nei confronti di un’altra società in fallimento, poiché non esiste alcuna possibilità di ricevere le somme spettanti, non potrà emettere la nota di variazione per recuperare l’IVA prima della conclusione della procedura concorsuale.
Note di variazione IVA e procedure concorsuali
Nelle procedure avviate prima del 26 maggio 2021, in assenza di una previsione contrattuale o un accordo delle parti, l’istante non potrà emettere la rettifica prima dell’esito finale infruttuoso.
Secondo l’Agenzia delle entrate, nell’ambito dell’articolo 26 del decreto IVA, l’unico caso nel quale il legislatore, ai fini della emissione della nota di