Nel DQ del 2 Maggio 2024:
1) Repechage unicamente tra mansioni fungibili
2) Tax credit musica: pubblicato l’elenco 2024 dei soggetti beneficiari
3) Tributi: prescrizione quinquennale soltanto per sanzioni e interessi
4) Credito d’imposta impianti di compostaggio: la comunicazione deve essere inviata entro il 31 maggio 2024, per le spese sostenute nel 2023
5) Richiesta Precalcolate ISA 2024: al via il software di compilazione
6) Assicurazione per alcune categorie di soggetti: emanato il Decreto
7) CDM: approvata riforma coesione e Decreto revisione Ires-Irpef
8) D.L. coesione, MIMIT: 300 milioni per mini contratti di sviluppo
9) Apprendistato: chiarimenti per le attività stagionali
10) Costo medio del lavoro per il personale da imprese esercenti servizi postali in appalto
È quinquennale soltanto il termine di prescrizione per le obbligazioni relative a sanzioni e interessi tributari, anche se rispettivamente contestate unitamente al credito tributario e accessorie a crediti tributari a prescrizione decennale. Lo stabilisce la Corte di Cassazione.
Mentre, invece, il diritto alla riscossione dei tributi erariali (IRPEF, IRES, IRAP ed IVA), in mancanza di un’espressa disposizione di legge, si prescrive nel termine ordinario di dieci anni e non nel più breve termine quinquennale, non costituendo detti crediti erariali prestazioni periodiche, ma dovendo la sussistenza dei relativi presupposti valutarsi in relazione a ciascun anno d’imposta (Cass. 7/10/2022, n. 29340).
Prescrizione quinquennale solo per sanzioni e interessi tributari
La Suprema Corte ha così accolto il ricorso proposto dall’Agenzia delle Entra