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Questi giorni del mese di settembre sono ancora dedicati alla compilazione degli studi di settore, soprattutto quelli un po' più complessi: dedichiamo questo articolo alla compilazione del campo "note aggiuntive" che può essere utilizzato dai contribuenti che risultano non congrui e/o non coerenti
In questo articolo puntiamo il mouse su due aspetti di grande importanza:
- il quadro T dedicato alla congiuntura economica
- i casi di multiattività
- il quadro T dedicato alla congiuntura economica
- i casi di multiattività
Analizziamo i riflessi pratici su Unico 2016 per i contribuenti che riescono ad accedere al regime premiale per gli studi di settore: essere congrui e coerenti può aiutare ad accorciare le tempistiche di accertamento
Molti contribuenti stanno ricevendo numerose comunicazioni di anomalia riguardanti gli studi di settore per gli anni passati: queste anonalie posso rappresentare un punti partenza per un accertamento; uno dei maggiori casi statistici di anomalia riguarda il magazzino: alcune possibili accorgimenti nella risposta da fornire al fisco
Domani scade la prima rata di versamento di Unico 2016 per i soggetti interessati agli studi di settore; è un ottimo momento per ripassare le diverse cause di esclusione ed il comportamento che deve tenere il contribuente: a volte anche i contribuenti esclusi devono compilare gli studi a soli fini statistici
Nel momento caldo di UNICO, ripassiamo quali sono i presupposti che rendono legittimo un accertamento da studi di settore: l'evoluzione storica degli accertamenti basati su standard, la nascita degli indicatori di normalità economica e l'introduzione dei correttivi. E' ormai giunto il momento di una riforma seria e coerente di lungo periodo
Il Fisco ha fornito un importante chiarimento, modificando quanto espresso in passato: l’indicazione infedele dei dati nel modello degli studi di settore non sempre preclude l’accesso ai benefici previsti dal regime premiale
Non bastano i calcoli di Gerico a motivare validamente un accertamento basato sugli studi settore, soprattutto se il contribuente in sede di contraddittorio giustifica eventuali scostamenti rispetto ai calcoli matematici
I risultati degli studi di settore evoluti per il 2015 si possono applicare al periodo d’imposta 2013 solo per l’eventuale rideterminazione, in contraddittorio con il contribuente, della pretesa tributaria relativa a detta precedente annualità
L’attendibilità dello studio di settore successivo, nel quale vengono utilizzati metodi statistici più sofisticati che consentono una rappresentazione del reddito del contribuente più aderente alla realtà, può essere utile nell'accertamento derivante da versioni precedenti dello stesso studio di settore
Restano gli studi di settore per i professionisti; frode fiscale: per lo stato di dissesto dell’azienda concorre anche il collegio sindacale; nuove regole per i legali in G.U.; reato di riciclaggio: imputato assolto se è mancato il presupposto; risparmio energetico: disponibile la guida aggiornata delle Entrate; sulle somme corrisposte al coniuge dall’imprenditore non si applicano le ritenute; comunicare e fare insieme: siglato l’accordo tra Entrate e Ente Nazionale Sordi; disponibile il modello per scalare le perdite in accertamento e in adesione; attenzione alle e-mail truffa su avvisi di pagamento di Equitalia; UCC – modifiche ai tracciati a decorrere dal 1° maggio 2016
In caso di accertamento basato sugli studi di settore i verificatori devono valutare le prove fornite dal contribuente che giustifica il risultato diverso da quello calcolato da Gerico (C.T.R. di Bari - segnalata da Maurizio Villani)
Uno scostamento minimo rilevato tramite gli studi di settore (nel caso in esame solo il 3,54%) non è una motivazione sufficiente per un accertamento da parte del Fisco (C.T.P. di Agrigento, segnalata da Marco Nastasi)
Il periodo delle dichiarazioni dei redditi si è appena concluso, ed ogni professionista ha dovuto impegnarsi non poco nella compilazione dei modelli degli studi di settore; dedichiamo la nostra rassegna di giurisprudenza tributaria proprio alle ultime pronunce in tema di studi di settore al fine di un interessante ripasso
Un caso concreto di giurisprudenza in cui la Cassazione rileva l'omissione del contraddittorio da parte del Fisco in un accertamento basato sugli studi di settore
Studi di settore: se il cluster non è adatto non basta Gerico per emettere un avviso di accertamento
Se il cluster non è adatto a valutare l'attività svolta dal contribuente, non bastano le risultanze di Gerico per motivare un avviso di accertamento basato sugli studi di settore (C.T.P. di Taranto segnalata dal difensore Dott. Vito Mancuso)
Se il contribuente ha omesso di presentare il modello di variazione dati in fase di cambiamento dell'attività esercitata, come ci si deve comportare per compilare lo studio di settore corretto insieme al modello Unico?
Il Fisco, per procedere ad accertamento basato su studi di settore, deve utilizzare lo studio adatto all'attività svolta dal contribuente (C.T.P. di Caltanisetta, segnalata dal difensore Marco Nastasi)
Le modalità di compilazione degli studi di settore in presenza di multi-attività o di svolgimento di attività complementari assume risvolti particolari che possono influire sulla coerenza/congruità dello studio applicato: un pratico ripasso di tali particolarità prima dell'invio di Unico 2015
Da un'attenta lettura della norma risulta che il tanto decantato regime premiale per i contribuenti congrui e coerenti concede solo benefici formali in caso di controllo
Durante l'estate il Fisco ha inviato ai contribuenti le comunicazioni riguardanti i casi di anomalie da studi di settore relative al triennio 2011-2013, al fine di fornire possibili chiarimenti ed eventualmente ravvedersi prima di ulteriori controlli: analisi delle risposte ed opzioni per il contribuente
Manca un mese alla scadenza per l'invio del modello Unico 2015 e continuano ad emergere problematiche sulla compilazione degli studi di settore: soprattutto per i professionisti i correttivi anticrisi sembrano non adatti alla realtà economica
In caso di accertamento basato su studi di settore, il Fisco deve tenere conto se il contribuente è legato ad un particolare committente che lo vincola nella gestione dell'attività imprenditoriale (C.T.P. di Caltanisetta segnalata dal difensore Marco Nastasi)
La procedura di accertamento tributario mediante l’applicazione dei parametri costituisce un sistema di presunzioni semplici (e non legali) e la gravità, precisione e concordanza di tale sistema di presunzioni nasce solo in esito al contraddittorio instaurato col contribuente
Può essere illegittimo un accertamento fondato sull’applicazione degli studi di settore qualora la perdita del cliente principale, avvenuta nel corso dell’anno, sia in grado di spiegare lo scostamento rispetto alla soglia di congruità
A grande richiesta, date le difficoltà di calcolo insite in Gerico 2015, proponiamo una guida aggiornata alla compilazione del Quadro T dello studio di settore coi dati relativi alla congiuntura economica
Siamo agli ultimi giorni prima della scadenza del pagamento di Unico: ecco un utile quadro riassuntivo per compilare il quadro G degli studi di settore per i liberi professionisti
Siamo nell'ultima fase di scontro coi dati utili da inserire negli studi di settore: un ripasso dei chiarimenti pubblicati, in vista di UNICO 2015, dall'Agenzia con la cirolare di metà luglio
In contenzioso diventa determinante l'esito del contraddittorio, la questione riguarderà la sufficienza o idoneità della prova dei fatti contestati e in particolare il confronto comparativo con le prove contrarie addotte dal ricorrente: le giustificazioni addotte devono essere idonee ad assolvere a tale onere di prova contraria e non di mero principio, generiche, o non specificamente documentate
I contribuenti congrui e coerenti che accedono al regime premiale per gli studi di settore godono di notevoli vantaggi in fase di accertamento e controllo: le regole di vantaggio per Unico 2015