La prossima legge sulla stabilità ha eliminato la "sanatoria" sulle delibere comunali emesse in ritardo rispetto ai termini stabiliti. Nei casi in cui si verifica la situazione, i versamenti Imu e Tasi scadenti domani non sono soggetti a conguagli e terranno conto della tempistica attualmente vigente. La regola di riferimento attuale vuole che le delibere vengano approvate entro il 30 luglio, ad eccezione di Sicilia e Friuli Venezia Giulia dove il termine è stato posticipato al 30 settembre. I contribuenti che hanno versato il conguaglio maggiore, non essendo a conoscenza di questa novità, potranno richiedere il rimborso delle somme in eccesso al Comune di competenza entro 5 anni dal pagamento.
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