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La “Riforma del terzo settore,” occupandosi di "Destinazione del patrimonio ed assenza di scopo di lucro,” rappresenta un punto cardine della normativa. In particolare, dispone che “è vietata la distribuzione, anche indiretta, di utili e avanzi di gestione, fondi e riserve comunque denominate a fondatori, associati, lavoratori e collaboratori, amministratori ed altri componenti degli organi sociali, anche nel caso di recesso o di ogni altra ipotesi di scioglimento individuale del rapporto associativo”. La formulazione normativa è molto ampia facendo riferimento non solo alle figure degli associati e fondatori, che potrebbero essere più degli altri soggetti coinvolti nella distribuzione di utili, ma anche ad altri soggetti comunque strettamente collegati, quali i collaboratori, gli amministratori e i componenti degli organi sociali
L’Agenzia delle entrate ha fornito in una recente circolare un importante chiarimento al fine di attribuire ad un ente associativo, ovvero ad una società di capitali, la natura di società sportiva dilettantistica. A tal proposito è necessario che lo statuto sia conforme a determinate clausole di legge. Queste clausole non devono essere confuse con quelle previste dal TUIR al fine di fruire dell’agevolazione riguardante la decommercializzazione dei proventi
Il decreto legge n. 119/2018 contiene numerose disposizioni riguardanti gli obblighi contabili ai fini Iva. In particolare, in seguito all'obbligatorietà della fattura elettronica, il Legislatore si è preoccupato di semplificare alcuni adempimenti, ed in primis gli obblighi di registrazione delle fatture emesse
Dopo l’approvazione del D.L. n. 119/2018, i contribuenti sono chiamati ad effettuare le prime valutazioni di convenienza circa l’opportunità di avvalersi della c.d. pace fiscale. Coloro che nei mesi scorsi hanno subito un accesso, ispezione o verifica, con la consegna di un processo verbale da cui risultano violazioni, irregolarità o omissioni, potranno avvalersi della possibilità di definizione della lite potenziale con il Fisco
La bozza della legge di bilancio 2019 prevede alcune rilevanti novità per i contribuenti che si avvalgono o intendono avvalersi del regime forfetario introdotto dalla legge n. 190/2014. La principale novità riguarda l’incremento del limite di ricavi e di compensi per l’accesso al regime, ma in realtà le novità sono ben più incisive
Il D.L. n. 119/2018, collegato alla Manovra economica, è intervenuto ancora una volta sul tema della detrazione Iva. Sono state ulteriormente modificate le regole che consentono l’esercizio di tale diritto in seguito all'introduzione della fatturazione elettronica. In particolare, l’intervento ha interessato le liquidazioni periodiche
L’Agenzia delle entrate potrà controllare preventivamente i crediti tributari utilizzati in compensazione “sospendendo", sia pure temporaneamente, i modelli F24 inviati tramite le procedure telematiche messe a disposizione dei contribuenti. La previsione è contenuta nella legge di bilancio del 2018 e la concreta attuazione è ora possibile, a partire dal 29 ottobre
Dal prossimo 1 gennaio 2019 entrerà in vigore l’obbligo generalizzato di emettere la fattura in formato elettronico anche per le prestazioni verso privati. Il legislatore ha individuato un numero circoscritto di eccezioni: contribuenti minimi, contribuenti che si avvalgono del regime forfetario, prestazioni effettuate da e verso soggetti non residenti e non stabiliti nel territorio dello Stato. Il caso dei medici...
Il tema delle sponsorizzazioni in favore delle società ed associazioni sportive dilettantistiche, ed in particolare la condizione di inerenza che consente la deducibilità del costo in capo all’azienda sponsor, continua ad attirare l’attenzione del Fisco. Non è sufficiente la presunzione assoluta di inerenza, ma le ragioni di contenzioso con l’erario si sono spostate sul versante dell’Iva. E’ questo l’orientamento della Commissione Tributaria Provinciale di Catania
Dal 1° gennaio 2019 entrerà in vigore l’obbligo generalizzato dell’emissione delle fatture in formato elettronico. Dall’inizio del nuovo anno l’adempimento riguarderà ogni soggetto con alcune limitate eccezioni. Gli studi professionali e le imprese dovranno modificare completamente la propria organizzazione ed il loro modo di operare
L'archiviazione delle fatture emesse in formato elettronico rappresenterà un passaggio fondamentale per ciò che riguarda l’entrata in vigore generalizzata del nuovo obbligo con decorrenza dal 1° gennaio 2019. Attualmente, in vista dell’entrata in vigore dell’obbligo di emissione dei documenti in formato digitale, anche per le operazioni tra privati, il quadro di riferimento è in gran parte mutato...
Dal 1° gennaio 2019 entrerà in vigore l’obbligo di emissione della fattura elettronica. Non ci sarà alcun rinvio. Al fine di comprendere gli effetti della imminente novità è necessario partire da un punto fermo: l’entrata in vigore del nuovo adempimento non modifica la disciplina sostanziale di applicazione dell’IVA. Ad esempio il caso dei medici oppure il fondo spese indistinto di compensi e spese per i notai, gli avvocati e i dottori commercialisti
Esaminiamo un momento fondamentale nella trasmissione di una fattura elettronica al sistema di interscambio, la fase dai controlli formali, ai quali questa verrà sottoposta e al cui superamento seguirà lo scarto o l'accettazione del documento
L’Agenzia delle entrate ha spiegato il significato attribuibile al principio di democraticità proprio degli enti di tipo associativo. La violazione di tale principio, che può determinarsi in base alle previsioni statutarie, determina la decadenza dalle agevolazioni fiscali all’uopo previste
Dal 1° gennaio 2019, fatti salvi eventuali colpi di scena dell’ultimo momento, entrerà in vigore l’obbligo di emissione della fattura in formato elettronico anche per le prestazioni effettuate nei confronti di privati. La Commissione europea ha rilasciato la relativa autorizzazione ed il nuovo obbligo è previsto dalla legge di Bilancio 2018. Sono previste poche e limitate eccezioni: una panoramica delle novità
E’ necessario attendere la chiusura della procedura concorsuale per emettere la relativa nota di credito. Solo in questo momento può essere fatta valere l’infruttuosità del credito. Il principio è stato affermato dalla Commissione Tributaria Regionale della Toscana. La giurisprudenza di merito è dunque allineata alla posizione dell’Agenzia delle entrate. Invece la giurisprudenza comunitaria ha manifestato numerosi problemi circa la compatibilità con i principi comunitari
La Corte di Cassazione allarga i confini dell’agevolazione per l’acquisto della prima casa ed ammette la spettanza del beneficio anche laddove l’acquirente possegga un’altra abitazione – non agevolata – nello stesso Comune in cui intende effettuare l’acquisto del nuovo immobile; ciò a condizione che l’immobile già posseduto non sia idoneo ad essere abitato
E' frequente che gli associati di un ente associativo, di tipo sportivo o culturale, assumano la carica di componenti del Consiglio Direttivo. Molto spesso non si attribuisce la giusta importanza a questa carica o non si è pienamente consapevoli dei rischi che si corrono. Al fine di evitare la responsabilità con il proprio patrimonio personale si può chiedere ed ottenere il riconoscimento dell’associazione. In tal modo l’acquisto della personalità giuridica determina la netta separazione del patrimonio rispetto a quello dei componenti del Consiglio Direttivo. Conseguentemente delle relative obbligazioni risponde esclusivamente l’ente associativo
La mancata presentazione della dichiarazione Iva o la dichiarazione dei redditi, laddove l’ammontare dei compensi percepiti abbia superato l’importo di 50.000 euro, potrà costare molto cara ai professionisti. Il periodo di osservazione è compreso tra l’anno 2013 e il 2016 e i controlli scatteranno qualora l’omissione abbia interessato almeno un’annualità
Siamo a settembre ed è già iniziato il dibattito sulla prossima legge di bilancio: gli interventi che si prospettano sono una flat tax a tre aliquote (che andrebbe e incidere sull'attuale regime forfettario) e la riduzione di un punto della prima aliquota IRPEF. L'impressione è che siano interventi morbidi e che non regalino ai contribuenti congrui risparmi d'imposta
Le associazioni sportive dilettantistiche possono fruire, per le attività commerciali eventualmente esercitate, del regime forfetario. In tale ipotesi è possibile fruire di numerose semplificazioni contabili. Tuttavia se tale regime dovesse essere applicato dalle società di capitali non lucrative, il numero di obblighi risulterà inevitabilmente superiore
L’Agenzia delle entrate ha fornito alcuni elementi utili al fine di individuare le attività connesse a quelle istituzionali. Si tratta di una condizione essenziale affinché i proventi così percepiti possano essere assoggettati agli specifici criteri forfetari di determinazione del reddito
L’Agenzia delle entrate ha affrontato numerose questioni aperte riguardanti la disciplina fiscale delle associazioni sportive dilettantistiche e delle società sportive non lucrative. Sono state prese in esame le problematiche emerse nell’ambito del Tavolo tecnico tra l’Agenzia delle entrate ed il Comitato Olimpico Nazionale Italiano
L’Agenzia delle entrate ha affrontato numerose questioni aperte riguardanti la disciplina fiscale delle associazioni sportive dilettantistiche e delle società sportive non lucrative. Sono state prese in esame le problematiche emerse nell’ambito del Tavolo tecnico tra l’Agenzia delle entrate ed il Comitato Olimpico Nazionale Italiano.
Uno dei temi esaminati riguarda i proventi detassati
L’Agenzia delle entrate ha chiarito gli effetti della riforma del Terzo settore sulle associazioni sportive dilettantistiche: rientrano a pieno titolo tra coloro che possono iscriversi nel Registro Unico Nazionale, introdotto dal D.Lgs n. 117/2017, al fine di fruire delle agevolazioni fiscali all’uopo previste
Nel corso del tavolo tecnico istituito presso l’Agenzia delle entrate con il CONI sono stati affrontati una serie di problemi riguardanti la disciplina fiscale delle associazioni e società sportive dilettantistiche. Una delle domande ha riguardato il trattamento tributario ai fini IRES della cessione, da parte di associazioni e società sportive dilettantistiche senza fini di lucro, dei diritti alle prestazioni sportive degli atleti. L’Agenzia delle entrate si è espressa favorevolmente, in linea di principio, all’applicabilità dell’articolo 148 del TUIR il quale disciplina la decommercializzazione dei proventi commerciali
Siamo tutti in ansia (?) per la rimodulazione delle scadenze di versamento delle imposte da Modello Redditi 2018: ricordiamo (con l'autorevole opinione di Nicola Forte) che si tratta di una facoltà concessa ai contribuenti
Il Governo ha varato il testo definitivo del decreto correttivo del D.Lgs n. 117/2017, avente ad oggetto la “Riforma del Terzo settore”. Buona parte delle modifiche proposte dagli enti interessati non sono state accolte. Non è escluso, però, che venga individuato successivamente un altro veicolo normativo per recepire le proposte di emendamento espunte dal testo finale
L’Agenzia delle entrate ha chiarito che la corretta applicazione del regime forfetario disciplinato dalla legge n. 398/1991 è subordinata all’osservanza dei requisiti sostanziali. Pertanto eventuali violazioni di tipo formale non determinano la decadenza dal beneficio. L’Ente sportivo dovrà però dimostrare di essere in possesso di tutti i requisiti previsti dalla legge. Il quesito che è stato posto all’Agenzia delle entrate riguardava un’associazione sportiva che fruiva del predetto regime e che aveva omesso di annotare i corrispettivi percepiti. L'Amministrazione finanziaria si è tuttavia espressa in favore del contribuente
Le cessioni di carburanti per autotrazione, effettuate dai gestori degli impianti stradali, non dovranno essere documentate, fino al 31 dicembre prossimo, tramite fatturazione elettronica. Il nuovo obbligo non è entrato in vigore il 1° luglio 2018, ma troverà applicazione, come previsto per ogni altra prestazione, con decorrenza dal 1° gennaio 2019