In tempo di quaresima il Commercialista Gastronomico riscopre le ricette “povere” della cucina regionale, nello specifico del riciclo che la nostra cultura gastronomica ben conosce.
La tradizione vicentina propone “un dolce”, o meglio come lo definì il poeta Vicentino Luigi Meneghello in Maredè «Quella nostra magra torta è circondata per me da una vaga aura di irrealtà. In primo luogo non era una vera torta, piuttosto una parodia di torta; in secondo luogo anche la torta legittima, benché le fosse riconosciuta una funzione nei matrimoni o nei battesimi, non era veramente cibo».
Si tratta di un dolce adatto, se non a saziare, come dice il nome, almeno “ad ammaccare la fame”.
Nato sicuramente in tempi duri, questo dolce viene fatto tuttora dalle famiglie vicentine; ottimo a colazione e per uno spuntino fuori casa.
Ingredienti:
• 300 gr di pane raffermo
• 500 ml di latte (da aumentare all’occorrenza)
• 3 uova
• 100 gr di zucchero semolato
• 80 gr di burro
• 150 gr di uva passa
• 1 bicchierino di grappa
• 1 bustina di lievito in polvere per dolci
• scorza grattugiata di 1 limone
• 4 mele (600g circa)
Per prima cosa tagliate il pane a pezzetti, mettetelo in una ciotola e bagnatelo con il latte che avrete fatto precedentemente intiepidire.
La quantità di latte necessaria dipende da quanto è secco il pane. All’inizio ne scalderete e verserete 1/2 litro, se il pane raffermo ha più di 4 giorni, aggiunte altro latte tiepido fino ad inumidire completamente il pane. Lasciate riposare per qualche ora, se il pane è particolarmente raffermo iniziate la sera prima per continuare il giorno dopo.
Mettete l’uvetta in ammollo in acqua tiepida per circa mezz’ora, e dopo averla strizzata, fatela insaporire immergendola nella grappa grappa.
Sbattete le uova e unitele al pane ammollato, a questo impasto aggiunte lo zucchero, il burro sciolto a bagnomaria, la scorza grattugiata del limone, l’uva passa con tutto il liquore ed il lievito. Mescolate energicamente il tutto fino a renderlo cremoso.
Sbucciate le mele, tagliatele a tocchetti grossolanamente, e unitele al composto.
Imburrate la teglia e versatevi l’impasto. Fate cuocere in forno preriscaldato a 180°C per almeno un’ora, sino a quando non raggiunge una doratura omogenea.
Potete servirlo sia a temperatura ambiente che tiepido.
3 marzo 2018
Valeria Nicoletti
Il Commercialista Gastronomico di Carnevale: le fritole veneziane