Con la recente Circolare del 24 aprile 2015 n. 17 (“Questioni interpretative in materia di IRPEF prospettate dal Coordinamento Nazionale dei Centri di Assistenza Fiscale e da altri soggetti”), l'Agenzia delle Entrate - Direzione Centrale Normativa, è intervenuta per chiarire alcune questioni applicative delle norme in materia di detrazioni fiscali finalizzate all'incentivo degli interventi di recupero edilizio. In alcuni casi casi si è trattato semplicemente di conferme di posizioni già chiarite nell'ambito di precedenti documenti di prassi, in altre, invece, sono reperibili elementi di novità.
Il caso in cui l'ordinante il bonifico a favore dei soggetti che hanno eseguito gli interventi è diverso dal beneficiario della detrazione
Tra i vari adempimenti che vengono richiesti per poter fruire della detrazione IRPEF del 50% delle spese che sono state sostenute per interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, recupero e restauro conservativo (così come previsti dall'articolo 3, comma 1, lettere c) e d) del D.P.R. n. 380/2001) del patrimonio edilizio residenziale esistente una particolare importanza assume la modalità di pagamento delle spese effettivamente sostenute e rimaste a carico dell'avente titolo. Per fruire della detrazione infatti è necessario che i pagamenti siano effettuati tramite uno o più bonifici (bancari o postali), da cui risultino:
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quale è la causale de