Come già commentato su queste colonne, l’art. 24 del D.L. 22 giugno 2012, n. 83, convertito dalla legge 7 agosto 2012, n. 134 ha introdotto un nuovo credito di imposta per le imprese che assumono, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, lavoratori con profili particolarmente qualificati. Su tale agevolazione la Commissione Europea ha dato il nulla osta con nota COMP/H-2GA/is - 2013/52184, ritenendo che la stessa non rientrasse tra le misure considerate “aiuti di Stato”: sicché, per effetto del placet ottenuto, l’agevolazione in parola è divenuta efficace per le assunzioni intervenute nel corso del 2012, ovvero per quelle avvenute in epoca successiva alla sua entrata in vigore.
Brevemente si ricorda che, ancor prima del benestare comunitario, il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha emanato un apposito decreto con il quale è stato precisato, tra l’altro, che:
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possono fruire del credito d’imposta tutti i soggetti titolari di reddito d'impresa, indipendentemente dalla natura giuridica assunta, dalle dimensioni aziendali, dal settore economico in cui operano e dal regime contabile adottato;