Il redditometro (anche quello "nuovo", cosiddetto redditometro 2.0) è solo una presunzione semplice: una vittoria dell'Avv. Maurizio Villani e del Commercialista telematico!

pubblichiamo il testo integrale della recentissima sentenza della Corte di Cassazione che, in contrasto con altre precedenti sentenze, per la prima volta in Italia, ritiene il redditometro una semplice presunzione e non inverte l’onere della prova a carico del contribuente che, in sede contenziosa, può avere grandi difficoltà a difendersi, soprattutto perché nel processo tributario non è ammessa né la testimonianza né il giuramento

pubblichiamo il testo integrale della recentissima sentenza della Corte di Cassazione che, in contrasto con altre precedenti sentenze, per la prima volta in Italia, ritiene il redditometro una semplice presunzione e non inverte l’onere della prova a carico del contribuente che, in sede contenziosa, può avere grandi difficoltà a difendersi, soprattutto perché nel processo tributario non è ammessa né la testimonianza né il giuramento

Invece, la Corte di Cassazione, accogliendo la tesi difensiva dell’avv. Maurizio Villani, ritiene che debba essere sempre l’Agenzia delle Entrate a provare il maggior reddito derivante da redditometro e non deve basarsi esclusivamente sulle presunzioni previste dai decreti ministeriali.

Questa sentenza, inoltre, prima in Italia, è molto importante anche in vista del nuovo redditometro – cosidetto “redditometro 2.0” pubblicato pochi giorni fa dall’Agenzia delle Entrate e che sarà utilizzato dal prossimo mese di marzo 2013 per tutti gli avvisi di accertamento riferiti al periodo d’imposta dal 2009 in avanti….

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