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La Regione Puglia nel perseguire le finalità previste dall’Asse III Inclusione Sociale del P.O. FSE Puglia 2007/2013, in particolare contribuendo al conseguimento del 5° obiettivo prioritario “Poverty/social exclusion” che prevede di “ diminuire il numero di persone a rischio di povertà e di esclusione sociale …” ha pubblicato un avviso per l’erogazione di finanziamenti di progetti di inclusione sociale.
Gli interventi ammessi sono:
1. azioni di orientamento e accompagnamento individuale e di gruppo con l’apporto di figure professionali qualificate in affiancamento a percorsi di inserimento sociolavorativo;
2. progetti individualizzati per l’inserimento lavorativo nelle realtà produttive locali, profit e non profit, associando specifiche azioni di tutoraggio all’interno delle realtà produttive interessate;
3. azioni di monitoraggio e di supporto (tutoraggio adulti) nel percorso di valutazione delle competenze e ingresso nel mercato del lavoro, ma anche nella valutazione sociale del contesto di vita familiare e dei fattori di rischio per le figure genitoriali adulte e per i minori.
L’intervento deve avere una durata pari o superiore ai 12 mesi.
I soggetti attuatori dei progetti di intervento possono essere:
- cooperative sociali e loro consorzi,
- associazioni di promozione sociale,
- organismi di formazione professionale accreditati dalla Regione Puglia per la macrotipologia “ formazione nell’area dello svantaggio”,
- soggetti abilitati all’attività di intermediazione,
- altre organizzazioni sociali (di cui alla L. n. 118/2005 e al D.Lgs. n.155/2006),
che siano stati selezionati dall’Ambito territoriale sociale (il soggetto attuatore deve inviare una manifestazione di interesse all’Ambito prescelto e quest’ultimo, sulla base di una graduatoria, selezionare i soggetti!) e che posseggano i seguenti requisiti:
a) essere inseriti nell’albo nazionale delle cooperative e nell’albo regionale delle cooperative sociali e dei loro consorzi;
b) essere inseriti nell’albo nazionale e nel Registro regionale delle associazioni di promozione sociale;
c) essere formalmente costituiti;
d) non avere cause di divieto, decadenza o sospensione previste dalla disposizioni antimafia;
e) essere in regola con le norme che disciplinano il diritto al lavoro dei disabili;
f) essere in regola con le norme di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro;
g) non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, concordato preventivo, ovvero non avere in corso alcun procedimento accertativo di tali situazioni;
h) essere in regola in materia di contribuzione previdenziale, assicurativa e assistenziale;
i) essere in regola in materia di imposte e tasse;
j) non cumulare il contributo finanziario in esame con nessuna altra agevolazione a carico del bilancio regionale, statale o comunitario, classificabile come “aiuto di stato”.
Ciascun soggetto attuatore può presentare massimo 6 proposte progettuali per Ambito territoriale.
I destinatari del progetto devono essere individuati tra le seguenti categorie di soggetti svantaggiati:
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qualsiasi persona che non risulti regolarmente occupata da quando è stata sottoposta a una pena detentiva;
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i disabili fisici, psichici e sensoriali;
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gli ex degenti di istituti psichiatrici e i pazienti psichiatrici stabilizzati ovvero in trattamento riabilitativo presso le strutture pubbliche e del privato sociale;
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i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare;
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i soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria limitativi della libertà personale, sotto forma di misure alternative alla detenzione e sanzioni di comunità;
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gli adulti che vivono soli con una o più persone minori o non autosufficienti a carico;
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i membri di una minoranza nazionale all'interno di uno Stato membro che hanno necessità di consolidare le proprie esperienze in termini di conoscenze linguistiche, di formazione professionale o di lavoro, per migliorare le prospettive di accesso ad un'occupazione stabile;
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qualsiasi persona riconosciuta come affetta, al momento o in passato, da una dipendenza ai sensi della legislazione nazionale anche se ancora in trattamento riabilitativo presso le strutture pubbliche e del privato sociale;
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i minori a rischio di esclusione sociale e lavorativa;
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le donne vittima di tratta;
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le donne sole con figli.
I finanziamenti copriranno il 100% della spesa prevista e saranno erogati dalla Regione Puglia su un conto corrente appositamente acceso in tre tranches: il 50% del contributo all’avvio dell’attività, un pagamento intermedio entro i 2/3 della durata del progetto e il saldo del 5% a chiusura dell’attività.
I progetti devono essere spediti all’Ufficio Regionale pugliese di Formazione Professionale entro il 14 marzo 2012 in due buste chiuse : una contenente la domanda di partecipazione, la delibera del Coordinamento Istituzionale dell’Ambito territoriale e la documentazione di ammissibilità; l’altra un formulario (un originale e una copia) per il progetto presentato e 4 supporti magnetici riportanti la proposta.
Le spese ammissibili sono:
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le spese di funzionamento e gestione:
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locazione, ammortamento e manutenzione immobili e attrezzature, spese condominiali e pulizie,
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personale amministrativo,
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illuminazione, forza motrice, riscaldamento e condizionamento,
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posta, telefono e collegamenti telematici,
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assicurazioni e fideiussioni,
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rimborsi e compensi per i titolari di cariche sociali,
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comitati tecnici e scientifici;
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le spese relative alle risorse umane:
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personale interno - retribuzioni e oneri,
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personale esterno – prestazioni professionali e fasce relative ai compensi,
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spese di viaggio, vitto e alloggio del personale interno ed esterno,
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spese relative agli allievi;
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le spese della pubblica amministrazione:
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spese di assistenza tecnica,
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spese connesse alle operazioni;
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le spese per informazione, pubblicità e diffusione risultati;
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il diritto d’autore: utilizzazione economica dei prodotti realizzati;
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IVA ed altre imposte e tasse.
11 febbraio 2012
Anna Maria Pia Chionna