La Cassazione ha confermato che senza delibera assembleare, i compensi agli amministratori di S.r.l. non sono deducibili dal reddito d’impresa. Una serie di recenti pronunce della Corte di Cassazione (tra cui in ultimo l’ordinanza n. 20613/2024, depositata il 24/06/2025) ha confermato un principio ormai consolidato: senza delibera dell’assemblea non si deduce il compenso amministratore, anche se il compenso risulta da un contratto o da una consulenza. La Cassazione ricorda che:
- la determinazione del compenso deve avvenire per delibera assembleare o essere prevista nello statuto (ex art. 2364 e 2389 c.c., applicabili anche alle S.r.l.);
- senza delibera, il compenso è civilmente nullo, fiscalmente indeducibile e l’IVA (se dovuta) non è detraibile;
- non è sanabile nemmeno con l’approvazione del bilancio, se non vi è un riferimento espresso al compenso in sede assembleare (cfr. Cass. n8005/2024 e Cass. n 24471/2022).