Ricerca in corso...
Sono in partenza le comunicazioni di anomalie ISA e studi di settore per il periodo 2016 - 2019.
Il contribuente destinatario della comunicazione potrà giustificare l’anomalia tramite apposita comunicazione oppure procedere al ravvedimento operoso, tramite presentazione di una dichiarazione integrativa “a sfavore”.
Il contribuente destinatario della comunicazione potrà giustificare l’anomalia tramite apposita comunicazione oppure procedere al ravvedimento operoso, tramite presentazione di una dichiarazione integrativa “a sfavore”.
ISA - Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale
News Fiscali - Commercialista Telematico
Studi di settore
Dopo gli studi di settore, il nuovo spauracchio dei contribuenti sono gli ISA (Indici sintetici di affidabilità fiscale). In questo articolo vediamo come il concetto di scostamento cambia rispetto ai vecchi studi di settore e come si è evoluta la giurisprudenza nel tempo.
Anche per il 2020 gli ISA rappresenteranno uno dei quadri chiave della dichiarazione. In questo articolo spieghiamo le differenze fra gli ISA (Indici sintetici di affidabilità fiscale) ed i vecchi Studi di Settore, inoltre segnaliamo i più importanti risultati ottenibili col regime premiale.
Con una recente sentenza, la Cassazione conferma la sua posizione in merito agli accertamenti su studi di settore.
Le condizioni di salute del contribuente, quando potrebbero aver inficiato la redditività dell'impresa favorendo uno scostamento rilevato appunto negli studi di settore, sono da tenere in considerazione.
L’Agenzia delle entrate, una volta che ha proceduto con una attività di controllo sui dati di bilancio e della contabilità, è libera di scegliere quale metodo di contestazione utilizzare.
Non è emendabile l’opzione di adeguamento agli studi di settore. E’ questa la conclusione cui è giunta la Corte di Cassazione in una sentenza di novembre 2019. Facciamo chiarezza in questo contributo.
Contenzioso e processo tributario
Studi di settore
Modello Redditi - Unico
News Fiscali - Commercialista Telematico
L’emendabilità degli errori commessi nella dichiarazione fiscale, deve circoscriversi all'indicazione di quei dati, relativi alla quantificazione delle poste reddituali positive o negative, che integrino errori tipicamente materiali, ovvero anche formali, rimanendo a tali ipotesi estranea la fattispecie in cui il contribuente, con la stessa dichiarazione, abbia inteso esercitare una facoltà di opzione, da qualificarsi come manifestazione di volontà negoziale.
Nel caso di specie il Commercialista aveva aderito all'adeguamento agli studi di settore per errore: tale opzione non è considerata emendabile dalla Cassazione
Nel caso di specie il Commercialista aveva aderito all'adeguamento agli studi di settore per errore: tale opzione non è considerata emendabile dalla Cassazione
Riportiamo alcuni chiarimenti della Corte di Cassazione in tema di accertamento fiscale conseguente all'applicazione degli Studi di Settore e in tema di scostamento rilevato tra redditi dichiarati e risultati degli Studi di Settore.
Anche se attualmente sostituiti dagli ISA gli Studi di Settore ci accompagneranno ancora per un po' nella fase di accertamento e contenzioso
Anche se attualmente sostituiti dagli ISA gli Studi di Settore ci accompagneranno ancora per un po' nella fase di accertamento e contenzioso
Assurge ad idonea strategia difensiva contestare la marginalità dello scostamento tra i ricavi dichiarati e i paradigmi applicabili in base allo studio di settore appropriato, e dunque la carenza della grave incongruenza richiesta dalla disciplina positiva?
Il presente contributo affronta la questione della natura della eccezione sollevata per la prima volta dal contribuente in sede di gravame o in sede di giudizio di legittimità, in ordine alla insussistenza della "grave incongruenza" tra i ricavi dichiarati e quelli accertati in base agli studi di settore.
Il presente contributo analizza, inoltre, il regime delle eccezioni in senso stretto (proprio) e delle eccezioni in senso lato (o eccezione in senso improprio o mera difesa).
Vediamo quali sono le differenze fra ISA e studi di settore dal punto di vista sanzionatorio
Ne parleremo anche nella videoconferenza di domani pomeriggio 12 giugno
Ne parleremo anche nella videoconferenza di domani pomeriggio 12 giugno
Il legislatore aveva previsto la sostituzione degli studi di settore con i nuovi indicatori di affidabilità. Con l'approvazione degli ultimi modelli ISA (n. 106) è iniziato il nuovo regime che vedrà la propria consacrazione ed uscita di scena degli studi di settore con la prossima dichiarazione dei redditi. In precedenza, a marzo 2018, erano stati già approvati i primi 69 indici sintetici di affidabilità
L’amministrazione finanziaria deve sempre motivare l’accertamento spiegando le ragioni per cui non ha accolto le giustificazioni proposte dal contribuente. L’obbligo di motivazione ha carattere generale e formale e non può essere limitato alle sole ipotesi in cui il contribuente abbia fornito la prova dei fatti che giustificano lo scostamento dei ricavi dalle risultanze degli studi di settore
Disciplinato dall'Agenzia delle Entrate l'accesso, per il solo periodo di imposta 2017, al regime premiale per 155 studi di settore, di cui uno relativo ad attività di lavoro autonomo e due relativi sia alle attività di impresa che di lavoro autonomo (studi con doppio quadro contabile), per i quali risultano approvati determinati indicatori di coerenza economica
Gli studi di settore, ampiamente utilizzati nel corso degli anni dall’amministrazione finanziaria sia nella programmazione dei controlli, sia negli accertamenti di tipo analitico-induttivo, sono in via di superamento, in quanto destinati ad essere sostituiti, dal periodo di imposta 2018, dagli indici di affidabilità fiscale (ISA). In presenza di determinate condizioni, i contribuenti soggetti agli studi di settore sono ammessi a un regime premiale, nel caso in cui si adeguino alle risultanze degli studi. Le condizioni e gli effetti dell'accesso a tale regime con riferimento ai vari periodi di imposta sono state oggetto di diversi provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate succedutisi nel tempo
Nel caso in cui il contribuente provi di avere risentito della crisi economica che ha colpito il settore di appartenenza non sono applicabili i coefficienti previsti dagli studi di settore, venendo così superata la presunzione legale ex art. 62 sexies del d.l. n. 331 del 1993, costituendo tale circostanza fatto decisivo ai fini della dimostrazione del conseguimento di minori ricavi
La Corte di Cassazione, con questa ordinanza, ha escluso che tra i motivi di disapplicazione degli studi di settore possano rientrare gli effetti della crisi economica
La procedura di accertamento basata sull’applicazione dei parametri o studi di settore nasce solo in esito al contraddittorio, da attivare in modo obbligatorio con il contribuente pena la nullità dell’accertamento. L’ufficio finanziario deve dimostrare l’applicabilità dello standard prescelto al caso oggetto dell’accertamento, mentre al contribuente fa carico la prova dell’esistenza di condizioni che escludono l’impresa dall’area dei soggetti a cui sono applicabili gli standard
Sptta all'ufficio finanziario dimostrare l'applicabilità dello standard prescelto al caso oggetto di accertamento, al contribuente fa carico la prova dell'esistenza di condizioni che escludono l'impresa dall'area di soggetti a cui sono applicabili gli standard
La giurisprudenza di merito ha ritenuto che in tema di accertamento tributario basato sull’applicazione dei parametri o studi di settore, l’Agenzia delle Entrate deve adeguatamente motivare l’atto impositivo. Lo stesso deve valutare l’applicabilità degli studi di settore al caso concreto in contraddittorio con il contribuente e deve esaminare le giustificazioni addotte dallo stesso dandone conto nella motivazione dell’atto di accertamento
Una recente sentenza di Cassazione conferma il valore di presunzione semplice dei dati ricostruiti tramite gli studi di settore
Nel delirio delle scadenze di ottobre confluiscono anche le risposte richieste dal Fisco per eventuali anomalie dei dati richiesti dagli studi di settore: proviamo a fornire alcuni utili suggerimenti anche per compilare correttamente il modello redditi 2017 prossimo all'invio
Se un contribuente rimane inerte durante il contraddittorio relativo ad un accertamento basato sugli studi di settore rischia di perdere la causa per via del suo comportamento
Anche In caso di inattività la società che presenta la dichiarazione dei redditi è tenuta comunque alla comunicazione dei dati per l’applicazione degli studi di settore. Ricordiamo che il modello redditi 2017 sarà l'ultimo ad utilizzare gli studi di settore
Il modello Redditi 2017 è l'ultimo che contiene gli studi di settore. Ricordiamo che anche una società inattiva è tenuta agli studi di settore, anche se a soli fini statistici
In caso di accertamento da studi di settore, la motivazione dell’atto di accertamento non può esaurirsi con il semplice scostamento dai parametri ma devono emergere la gravità, precisione e concordanza attribuibile alla presunzione basata su tali parametri
Il prossimo modello Redditi 2017 sarà l'ultimo in cui saranno da compilare gli studi di settore: dedichiamo un approfondimento al pensiero della Cassazione in tema di criteri di applicazione degli studi di settore
Con la dichiarazione dei redditi 2016 si chiuderà il ciclo degli studi di settore, tuttavia almeno a livello di contenzioso ne sentiremo ancora parlare... proponiamo un utile ripasso (partendo da una sentenza di Cassazione) dei criteri di applicazione in fase di accertamento
Uno degli aspetti più temuti dagli operatori dopo l'approvazione della Legge di Bilancio 2017 sarà la gestione del passaggio dagli studi di settore (che dovrebbero essere utilizzati per l'ultima volta in Unico 2017) agli indici di affidabilità/compliance: proviamo a immaginare come funzionerà il futuro...
Siamo agli ultimi giorni prima dell'invio di Unico 2016... in questo articolo puntiamo il mouse sui dati degli studi di settore e sulla loro valenza ai fini dell'accertamento: come deve usare i dati sensibili dello studio di settore il Fisco per dimostrare fatti di evasione da parte del contribuente?
Le comunicazioni di anomalia ai fini degli studi di settore per il triennio 2012-2014 riguardano ben 62 tipologie di anomalie: in questo articolo vediamo quali possono essere quelle più comuni riscontrate dal fisco e le possibili giustificazioni e risposte da parte dei contribuenti