Assegnazione agevolata dei beni ai soci senza proroga; si spera nella Legge di Bilancio 2017

siamo al 29 settembre e la proroga per le operazioni di assegnazione beni ai soci sembra svanire; a questo punto chi ha non ha sfruttato l’occasione nel 2016 dovrà aspettare la prossima legge di bilancio

clessidraSiamo al 29 settembre e la proroga per le operazioni di assegnazione di beni ai soci pare definitivamente sfumata in attesa di una auspicatissima riapertura nella prossima Legge di Bilancio.

Il mancato arrivo di questa proroga mi ha stupito in quanto nel mondo delle proroghe ficali questa sembrava la più ovvia.

La cronologia che non ha portato alla proroga appare alquanto strana.

Il 7 settembre l’Agenzia delle Entrate preannuncia una circolare coi chiarimenti sollecitati dal mondo professionale per tutta l’estate. La circolare rimane nel cassetto dell’Agenzia fino al 16 settembre: si tratta di una circolare di 28 pagine che ha un discreto impatto sulla definizione delle operazioni agevolate di assegnazione, cessione o trasformazione. La circolare 37/E parla di valore a fini IVA, utilizzo delle riserve in sospensione, plusvalenze e minusvalenze… Per chi è interessato, abbiamo pubblicato un bignami della circolare

Il termine ultimo per effettuare l’operazione agevolabile fiscalmente è il 30 settembre 2016, cioè domani… A fronte di un intervento di prassi che stravolge tutte le valutazioni precedenti il mancato arrivo della proroga assume contorni surreali: si parla tanto di (ri)costruzione del rapporto Fisco – contribuente… si parla tanto di ricerca del gettito fiscale…

Poi si emana un documento fondamentale per la gestione dell’operazione 14 giorni prima della scadenza di venerdì!

Tralascio il fatto che il documento impatta anche su quei soggetti che hanno gestito le operazioni agevolabili in data anteriore al 16 settembre. In questo caso siamo di fronte ad un croupier che cambia le regole del tavolo a puntate già effettuate.

Appare inutile segnalare che per quei soggetti obbligati ai depositi camerali…

Dopo un documento del genere la necessità di una proroga appariva talmente evidente che è stata data per scontata su tutta la stampa specializzata. Anche perché valutare la convenienza di operazioni dal costo fiscale di decine (se non a volte centinaia) di migliaia di euro e con impatto anche sui periodi d’imposta successivi può richiedere tempo. Appare quasi superfluo dire che per passare dalla circolare alla gestione delle pratiche serviva anche qualche giorno di studio approfondito. Anche il Commercialista Telematico ha dovuto lavorare per aggiornare i propri prodotti alla circolare 37/E.

La situazione è preoccupante anche per quei soggetti che ricadono o stanno per ricadere nel novero delle società di comodo che magari per il ritardo di una circolare rischiano di subire un congruo aggravio d’imposta.

Sicuramente si è persa un’occasione. La giustificazione addotta è che non si è trovato un provvedimento legislativo in cui inserire la proroga in urgenza.

E adesso?

E adesso bisogna sperare che la prossima Legge di bilancio riapra i termini, magari senza stravolgere i calcoli alla base della procedura, anche se in realtà sono opportuni alcuni  correttivi. Salvo che gli ultimi 2 giorni di settembre non portino con sé la tanto attesa proroga, che a questo punto farebbe sorridere….

 

29 settembre 2016

Luca Bianchi