A proposito di controlli formali, termini di risposta e proroga invocata da tutti

qualche giorno fa è arrivata la notizia che il prossimo 21 luglio gli intermediari Entratel riceveranno le comunicazioni di irregolarità relative alle dichiarazioni dei redditi tramite canale Entratel; la scelta della data di notifica da parte dell’Agenzia appare inopportuna dato che siamo così vicini al mese di agosto

PROROGAQualche giorno fa è arrivata la notizia che gli intermediari Entratel avrebbero ricevuto le comunicazioni di irregolarità relative alle dichiarazioni dei redditi tramite Entratel il prossimo 21 luglio. Propongo alcune valutazioni come professionista di base partendo dalla mia esperienza diretta di gestione dell’adempimento generato dai controlli formali.

La notizia mi ha lasciato stupito: è noto che i controlli formali relativi alle dichiarazioni degli anni precedenti viaggiano nel periodo estivo, che per contribuenti e professionisti è un brutto periodo in quanto si sta lavorando agli adempimenti legati alla scadenza di Unico, delle dichiarazioni dei redditi.

Scegliere come data di invio il 21 luglio, con richiesta di consegna della documentazione entro il 21 agosto, sembra contrastare qualsiasi logica di buonsenso. Proprio in questi giorni il Governo si sta impegnando per rendere agosto un mese fiscalmente neutro da scadenze, in quanto è il mese delle ferie degli italiani per tradizione.

L’Agenzia decide invece di inviare le notifiche dei controlli a fine luglio, sapendo benissimo di creare difficoltà ulteriori ai contribuenti ed addetti. Nessun contribuente è mai contento di vedersi recapitare una lettera di controllo formale, nessun contribuente è sereno fino a quando la pratica non viene sbrigata (soprattutto poi se l’importo non è dovuto!).

Le richieste documentali sono relative ad annualità precedenti (attualmente il 2014 e 2013): la scelta di richiedere tali documenti a fine luglio può generare una difficoltà ulteriore, quella di reperire eventuali documenti mancanti: dato che è il momento in cui la gran parte degli italiani va in ferie e riduce l’attività (anche gli uffici dell’Agenzia), nel caso (sfortunatamente troppo frequente) in cui si debba reperire ulteriore documentazione a fronte delle richieste, si tratta di un periodo complesso in quanto è possibile che le controparti siano in fase feriale e che le risposte abbiano tempi più lunghi.

Anche per i consulenti fiscali, che devono assistere il cliente nella fase di risposta (è quasi impossibile che il contribuente sia autonomo nel suo rapporto col fisco), è il momento delle ferie estive: il calendario delle scadenze infatti prevede uno slittamento al 20 agosto di tutte le scadenze del mese. Per gli studi professionali è normale concentrare l’attività entro i primi giorni del mese, predisporre le scadenze per lunedì 22 e, finalmente, potersi concedere qualche giorno di ferie…

Fatte queste considerazioni di buon senso, la domanda appare ovvia: ma se le comunicazioni arrivassero il 5 settembre (data casuale) cosa cambierebbe ai fini dei controlli?

Si parla tanto di migliorare il rapporto fisco contribuente, ci sono tanti progetti di legge per semplificare e snellire il carico amministrativo del Fisco… a fronte di quanto detto la scelta dell’Agenzia appare quanto meno inopportuna.

15 luglio 2016

Luca Bianchi