Tutto sulle imposte correnti, anticipate e differite

Analizziamo le norme civilistiche sui debiti fiscali, il dettato dell’OIC 25, il calcolo di imposte differite e anticipate e proponiamo esempi numerici corredati di scritture e ricostruzioni contabili.

Disciplina delle imposte correnti, anticipate e differite

L’art. 2424 del codice civile prevede che tra le voci dell’attivo e del passivo dello stato patrimoniale siano indicati (i codici alfabetici e numerici sono quelli utilizzati dalla norma):

C) ATTIVO CIRCOLANTE

II. Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo

5 bis) crediti tributari

5 ter) imposte anticipate

B) FONDI PER RISCHI ED ONERI

2) per imposte, anche differite

D) DEBITI, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo:

12) Debiti tributari

DISPOSTI NORMATIVI CIVILISTICI – 2

C) ATTIVO CIRCOLANTE

II. Crediti, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo

5 bis) crediti tributari   5 ter) imposte anticipate

voce C.II. 5-bis Crediti tributari accoglie gli ammontari certi e determinati per i quali sussiste un diritto al realizzo tramite rimborso o compensazione, quali ad esempio:

  • i crediti per eccedenze d’imposte correnti per i quali è stato richiesto il rimborso;
  • l’IVA a credito da portare a nuovo;
  • le ritenute a titolo di acconto subite all’atto della riscossione di determinati proventi;
  • gli acconti eccedenti il debito tributario per imposte correnti.

voce C.II. 5-ter Imposte anticipate accoglie le attività per le imposte anticipate determinate in base:

  • alle differenze temporanee deducibili;
  • al riporto a nuovo delle perdite fiscali.

DISPOSTI NORMATIVI CIVILISTICI – 3

B) FONDI PER RISCHI ED ONERI

2) Fondi per imposte, anche differite

voce B.2 – Fondi per imposte, anche differite accoglie:

  • le passività per imposte probabili, aventi ammontare o data di sopravvenienza indeterminata, derivanti, ad esempio, da accertamenti non definitivi o contenziosi in corso e altre fattispecie similari;
  • le passività per imposte differite determinate in base alle differenze temporanee imponibili.

La   contropartita   al   conto   economico   degli   accantonamenti al fondo per imposte è rappresentata da:

  • voce 20-Imposte     sul    reddito    dell’esercizio    correnti, differite e anticipatese l’accantonamento si riferisce alle passività per imposte differite.

DISPOSTI NORMATIVI CIVILISTICI – 4

D) DEBITI, con separata indicazione, per ciascuna voce, degli importi esigibili oltre l’esercizio successivo:

12) Debiti tributari

voce D.12 – Debiti tributari accoglie le passività per imposte certe e determinate, quali:

  • i debiti per imposte correnti dell’esercizio in corso e di quelli precedenti (IRES, IRAP ed eventuali imposte sostitutive delle stesse) dovute in base a dichiarazioni dei redditi;
  • per accertamenti definitivi o contenziosi chiusi
  • le ritenute operate come sostituto d’imposta e non versate alla data di bilancio;

nonché i tributi di qualsiasi tipo iscritti a ruolo.

I debiti tributari devono essere iscritti al netto di acconti, di ritenute d’acconto subite e crediti d’imposta, se compensabili, tranne nel caso in cui ne sia richiesto il rimborso, nel qual caso devono risultare rilevati tra i crediti tributari alla voce C.II.5-bis dell’attivo di stato patrimoniale.

DISPOSTI NORMATIVI CIVILISTICI – 5

L’art. 2425 del codice civile prevede che tra le voci del conto economico siano indicati:

  • alla voce 20 – Imposte sul reddito dell’esercizio corrente, differite e anticipate, le imposte sul reddito dell’esercizio (correnti, differite e anticipate).
voce 20 -> accoglie:
  1. imposte correnti -> imposte sul reddito dovute sul reddito imponibile dell’esercizio (comprese sanzioni pecuniarie e interessi maturati se attinenti ad eventi dell’esercizio (ad : ritardato versamento acconti ed altre irregolarità);
  2. imposte differite e anticipate:
    • con segno positivo -> accantonamento al fondo per imposte differite;
    • con segno negativo -> imposte anticipate, che identificano l’importo complessivo delle imposte sul reddito di competenza dell’esercizio.
Imputate, quindi, sia le imposte differite e anticipate dell’esercizio sia quelle provenienti da esercizi precedenti, o, più in generale, tutte le variazioni delle attività per imposte anticipate e delle passività per imposte differite sono iscritte nel conto economico in contropartita.

DEFINIZIONI 

Onere fiscale

entità complessiva delle imposte sul  reddito di competenza dell’esercizio, costituito da:

  • imposte correnti;
  • imposte differite;
  • Imposte
Imposte correnti

ammontare   delle   imposte   sul   reddito   dovute   riferibili   al reddito imponibile di un esercizio.

Risultato civilistico

risultato prima delle imposte determinato secondo quanto previsto dall’art. 2425 del codice civile (contenuto del conto economico).

[A-valore della produzione – B-costo della produzione + – C-proventi e oneri finanziari + – D-rettifiche di valore di attività e passività finanziarie].

Reddito imponibile

utile   di   un   esercizio,   determinato   secondo   quanto   previsto dalla legislazione fiscale, su cui sono calcolate le imposte correnti (dovute).

Passività per imposte differite

ammontari   delle imposte   sul   reddito   dovute   negli   esercizi futuri riferibili alle differenze temporanee imponibili.

Attività per imposte anticipate

ammontari delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri riferibili:

  • alle differenze temporanee deducibili;

o:

  • al riporto a nuovo di perdite
Operazione straordinaria 

operazione che comporta il trasferimento di patrimoni di aziende, rami di azienda o società, quali le operazioni di:

  • cessione o conferimento di aziende;
  • cessione o conferimento di rami d’azienda;
  • operazioni di fusione;
  • operazioni di scissione di società.

DIFFERENZE TEMPORANEE – 1

rappresentano, ad una certa data, la differenza:

  • tra il valore di un’attività o di una passività determinato con criteri di valutazione civilistici; e:
  • il loro valore riconosciuto ai fini fiscali;

destinate ad annullarsi negli esercizi successivi.

operazioni che hanno effetto sul conto economico

Si tratta di componenti negativi (o positivi) di reddito parzialmente o totalmente indeducibili (o imponibili) ai fini fiscali, che derivano dalle differenze tra il risultato civilistico e il reddito imponibile, che:

  • hanno origine in un esercizio;

e:

  • si annullano in uno o più esercizi successivi;

e, quindi, riguardano ricavi e costi (o di parte di essi) che concorrono a formare il reddito imponibile in un esercizio diverso da quello nel quale concorrono a formare il risultato civilistico, che producono differenze temporanee, pur non determinando la rilevazione di un’attività o passività nello stato patrimoniale.

DIFFERENZE TEMPORANEE – 2

rappresentano, ad una certa data, la differenza:

  • tra il valore di un’attività o di una passività determinato con criteri di valutazione civilistici; e:
  • il loro valore riconosciuto ai fini fiscali;

destinate ad annullarsi negli esercizi successivi.

operazioni che NON hanno effetto sul conto economico

Si tratta, a titolo meramente indicativo, di operazioni straordinarie, quali:

o di operazioni inerenti alla rivalutazione di attività iscritte nello stato patrimoniale a seguito di:

  • specifiche leggi o:
  • riserve in sospensione di imposta

DIFFERENZE TEMPORANEE IMPONIBILI NEGLI ESERCIZI SUCCESSIVI

Differenze temporanee -> si traducono in importi imponibili quando il valore contabile dell’attività o della passività sarà estinto o realizzato, in tutto o in parte.

Differenze temporanee imponibili -> generano imposte differite -> imposte che pur essendo di competenza dell’esercizio sono dovute in esercizi futuri.

Imposte dovute nell’esercizio -> risultano inferiori alle imposte di competenza rilevate in bilancio con l’onere di rilevare una passività per imposte differite, che saranno corrisposte negli esercizi successivi.

In relazione all’attuale normativa fiscale, esempi di differenze temporanee imponibili che generano imposte differite derivano da:

DIFFERENZE TEMPORANEE DEDUCIBILI CHE GENERANO IMPOSTE ANTICIPATE – 1

  • componenti negativi di reddito deducibili ai fini fiscali in esercizi successivi a quello in cui vengono imputati al conto economico a seguito di norme fiscali che prevedono:
    • limitazioni per accantonamenti a fondi del passivo e per rettifiche di valore:
    • svalutazione dei crediti (art. 106, 1, Tuir);
    • rischi contrattuali su opere, forniture e servizi di durata ultrannuale (art. 93, 2, Tuir);
    • ammortamento dei beni materiali (art. 102, 2, Tuir);
    • ammortamento dei beni immateriali e dell’avviamento (art. 103, 1 e 3, Tuir),
    • ammortamento finanziario dei beni gratuitamente devolvibili (art. 104, 3, Tuir);
    • rischi su cambi (art. 110, Tuir);
    • lavori ciclici di manutenzione e revisione di navi e aeromobili (art. 107, 1, Tuir);
    • costi di ripristino o di sostituzione dei beni gratuitamente devolvibili (art. 107, 2, Tuir);
    • oneri derivanti da operazioni a premio e concorsi a premio (art. 107, 3, Tuir);
    • altri accantonamenti non previsti da norme tributarie (art. 107, 4, Tuir);

DIFFERENZE TEMPORANEE DEDUCIBILI CHE GENERANO IMPOSTE ANTICIPATE – 2

componenti negativi di reddito deducibili ai fini fiscali in esercizi successivi a quello in cui vengono imputati al conto economico a seguito di norme fiscali che prevedono:
  • una deducibilità parzialmente differita:
    • spese di manutenzione imputate a conto economico, eccedenti il 5% del costo dei beni materiali ammortizzabili (art. 102, c. 6, Tuir); o facoltativamente differita:
    • adeguamenti, per sopravvenute modificazioni normative e retributive, del fondo di indennità di fine rapporto e dei fondi di previdenza del personale dipendente (art. 105, c. 2, Tuir);
    • spese relative a studi e ricerche (art. 108, 1, Tuir) [???];
    • spese di pubblicità e propaganda (art. 108, 2, Tuir) [???];
  • una rilevazione per cassa:
    • imposte deducibili (art. 99, 1, Tuir);
    • contributi ad associazioni sindacali e di categoria (art. 99, 3, Tuir).

DIFFERENZE PERMANENTI

differenze permanenti possono derivare da:

  • dividendi esenti (art. 89, Tuir);
  • proventi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta o ad imposta sostitutiva (art. 91, 1, lett. b), Tuir);
  • componenti postivi esenti (art. 87, Tuir)
  • liberalità integralmente indeducibili (art. 100, 4, Tuir);
  • liberalità parzialmente indeducibili per la parte eccedente il limite di deducibilità previsto (art. 100, c. 1 e 2, Tuir);
  • imposte sui redditi e quelle per le quali è prevista la rivalsa, anche facoltativa (art. 99, c. 1, Tuir).

Trattamento contabile imposte correnti, anticipate e differite

ESEMPIO – DETERMINAZIONE E RILEVAZIONE IN BILANCIO DI IMPOSTE ANTICIPATE

Negli   esercizi   2016,   2017   e   2018,   la   società   iscrive   nel conto economico  costi    pari rispettivamente a 99, 300 e 900.

Tali costi sono integralmente deducibili ai fini fiscali in tre esercizi (in quote costanti); la deduzione è ammessa a partire dall’esercizio in cui la spesa è sostenuta.

Non vi sono differenze permanenti.

Nella tabella che segue è riportata la competenza civilistica e fiscale dei costi sostenuti.

Competenza civilistica

(spese iscritte al CE)

Competenza fiscale

Anno 2016 2017 2018 2019 2020
2016 99 33 33 33
2017 300 100 100 100
2018 900 300 300 300
Quote

annue

1.299 33 133 433 400 300

ESEMPIO – DETERMINAZIONE E RILEVAZIONE IN BILANCIO DI IMPOSTE ANTICIPATE

Tenuto conto di un’adeguata proiezione dei risultati fiscali, per il periodo 2016-2020, si ipotizza che vi siano redditi imponibili sufficienti per il recupero delle differenze temporanee deducibili.

Nella tabella che segue è presentato, per il periodo 2016-2020, il calcolo del reddito imponibile. Per comodità: aliquota Ires applicabile del 27,50% e risultato civilistico alla fine di ciascun esercizio (2016-2020) pari a 15.000.

Calcolo del reddito imponibile: 2016 2017 2018 2019 2020
Risultato prima delle imposte 15.000 15.000 15.000 15.000 15.000
Variazioni permanenti 0 0 0 0 0
Variazioni in aumento – temporanee
Valore fiscale di competenza esercizi successivi (2/3 dell’ammontare dei costi)

67

200

600

0

0

Variazioni in diminuzione –temporanee 0 (33) (133) (400) (300)
Totale variazioni fiscali 67 167 467 (400) (300)
Reddito imponibile 15.067 15.167 15.467 14.600 14.700
Imposta (IRES) 4.143 4.171 4.253 4.015 4.043

ESEMPIO – DETERMINAZIONE E RILEVAZIONE IN BILANCIO DI IMPOSTE ANTICIPATE

Negli esercizi 2016-2020, il calcolo della fiscalità differita è effettuato determinando le differenze temporanee (differenza tra valore civilistico e fiscale).

Al riguardo, le imposte anticipate e differite vengono calcolate sull’ammontare cumulativo di tutte le differenze temporanee dell’esercizio, applicando le aliquote fiscali in vigore nell’esercizio nel quale le differenze temporanee si riverseranno, sulla base della normativa fiscale in vigore alla data di riferimento del bilancio.

Per semplicità l’aliquota si ipotizza sempre pari al 27,50%.

Fiscalità differita al 31.12.2016 31.12.2015 31.12.2016 Differenza
Valore civilistico 0 0 0
Valore fiscale 0 67 67
Differenze temporanee (67)
Aliquota IRES 27,5% 27,5% 0
Imposte anticipate 0 (18) 18

ESEMPIO – DETERMINAZIONE E RILEVAZIONE IN BILANCIO DI IMPOSTE ANTICIPATE

Fiscalità differita al 31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 Differenza
Valore civilistico 0 0 0
Valore fiscale 67 233 167
Differenze temporanee (67) (233)
Aliquota IRES 27,5% 27,5% 0
Imposte anticipate (18) (64) 46
Fiscalità differita al 31.12.2018 31.12.2017 31.12.2018 Differenza
Valore civilistico 0 0 0
Valore fiscale 233 700 467
Differenze temporanee (233) (700)
Aliquota IRES 27,5% 27,5% 0
Imposte anticipate (64) (193) 128

ESEMPIO – DETERMINAZIONE E RILEVAZIONE IN BILANCIO DI IMPOSTE ANTICIPATE

Fiscalità differita al 31.12.2019 31.12.2018 31.12.2019 Differenza
Valore civilistico 0 0 0
Valore fiscale 700 300 (400)
Differenze temporanee (700) (300)
Aliquota IRES 27,5% 27,5% 0
Imposte anticipate (193) (83) (110)
Fiscalità differita al 31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 Differenza
Valore civilistico 0 0 0
Valore fiscale 300 0 (300)
Differenze temporanee (300) 0
Aliquota IRES 27,5% 27,5% 0
Imposte anticipate (83) 0 (83)

ESEMPIO – DETERMINAZIONE E RILEVAZIONE IN BILANCIO DI IMPOSTE ANTICIPATE

Prospetti contabili 2016 2017 2018 2019 2020
Stato patrimoniale
Attività per imposte anticipate (CII5-ter)

18

64

193

83

0

Debiti tributari (D12) 4.143 4.171 4.253 4.015 4.043
Conto economico
Imposte correnti (voce 20) 4.143 4.171 4.253 4.015 4.043
Imposte anticipate (voce 20) 18 46 128 (110) (83)
Onere fiscale (imposte

correnti e differite)

4.125

4.125

4.125

4.125

4.125

Aliquota effettiva 27,50% 27,50% 27,50% 27,50% 27,50%
PERDITE FISCALI

Attività per imposte anticipate -> possono scaturire, oltre che dalle differenze temporanee deducibili, anche da perdite fiscali che possono essere riportate a nuovo.

Art. 84 Tuir -> Regola generale dopo i primi tre anni -> La perdita di un periodo di imposta può essere computata in diminuzione dal reddito dei periodi di imposta successivi in misura non superiore all’80% del reddito imponibile di ciascuno di essi per l’intero importo che trova capienza …”

Principio contabile Oic 25 -> beneficio connesso alle perdite fiscali riportabili non consiste in un credito verso l’Erario, ma un beneficio futuro di incerta realizzabilità in quanto presuppone redditi imponibili da cui scomputare la perdita.

Iscrizione fiscalità differita attiva sulle perdite riportabili -> solo in presenza della ragionevole certezza che la medesima possa essere compensata negli esercizi successivi.

Ragionevole certezza comprovata ->

  • se dalla pianificazione fiscale della società si ipotizzano redditi imponibili capienti;
  • rilevabile presenza   di   imposte   differite   inerenti   a   differenze temporanee imponibili sufficienti a coprire le perdite fiscali di cui si prevede l’annullamento in esercizi

Se requisiti presenti in successivo esercizio -> imposte anticipate rilevabili in tale esercizio.

ESEMPIO: SCHEMA MODELLO PIANIFICAZIONE RECUPERO PERDITE FISCALI

Nel 2016 la società ha rilevato una perdita fiscale di 500

Analisi di presunto modello di pianificazione fiscale su base quinquennale.

Esercizio 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Totale
Reddito imponibile previsto (500) 20 30 50 60 60 220
Reversal fondo imposte differite

plusvalenze rateizzate

2

2

2

2

2

10

Totale reddito previsto e reversal 22 32 62 62 62 230
Perdita riportabile esercizio 500
80% reddito imponibile 17,6 25,6 41,6 49,6 49,6 184
Perdita non recuperabile nel

periodo [500 – 184]

316 Nell’esercizio 2016 la società presume di recuperare solo 50,6 a titolo di crediti per imposte anticipate malgrado le potenziali attività per imposte differite fossero pari a 137,50 [500 x 27,50%].
Crediti per imposte anticipate iscrivibili (184 x 27,50%)

50,6

A cura di Giancarlo Modolo

Maggio 2016

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